Mantenere la salute
non dipende solo da noi

Mantenere la salute è un dovere che rispecchia il diritto alla salute, perché fortunatamente viviamo nell’ambito del Servizio sanitario nazionale. Tuttavia, mentre molto di ciò che riguarda i buoni stili di vita dipende da noi, esistono altri aspetti che dipendono dagli altri e in particolare da chi ci governa: dai comuni, alle regioni, ai ministeri. Ad esempio, per mantenere la salute dobbiamo essere aiutati da una pubblicità veritiera. Come è possibile convincere i bambini ad assumere un’alimentazione ricca di frutta e di verdura, quando la televisione li bombarda propagandando merendine di ogni tipo, magari associate a figurine e giochi vari?

Siamo anche bombardati da tutta una serie di meraviglie indotte dagli integratori alimentari, che producono introiti miliardari a chi li vende, promettendo invecchiamento in salute, immunità e quant’altro, benefici di cui in realtà non esistono evidenze scientifiche. Per non parlare della pubblicità di farmaci che dovrebbero essere lasciati alla prescrizione medica. I controlli della pubblicità sono pressoché inesistenti come pure manca di fatto ogni forma di informazione indipendente, lasciando in pratica i cittadini in balia dell’informazione di chi vende qualcosa.

Altro importante fattore, che dipende non solo dai cittadini ma dalla legislazione, è rappresentato dall’inquinamento atmosferico. La presenza di particelle (Pm 2.5 – 10) che includono sostanze tossiche è frequentemente al di sopra della concentrazione consentita per molti giorni all’anno, soprattutto nelle città; e ciò genera un aumento della mortalità, in particolare nei soggetti anziani afflitti da patologie croniche; e inoltre aumenta l’incidenza di tumori del polmone, di malattie cardiovascolari e di ictus cerebro-vascolare. Un esempio dei danni indotti dall’inquinamento è un esperimento condotto a Milano dall’Istituto Mario Negri. Si sono registrati per molti giorni i tassi di inquinamento (Pm10) e negli stessi giorni si è proceduto al prelievo nelle acque reflue (fognature) della città di campioni per misurare la concentrazione di salbutamolo, un farmaco che si utilizza come broncodilatatore. La ricerca ha dimostrato che all’aumento del Pm10 corrisponde un aumento di salbutamolo nelle acque reflue, che indica come le particelle peggiorino la sintomatologia dei pazienti asmatici o dei portatori di malattie broncopolmonari, tanto da richiedere un aumento dell’utilizzo di un broncodilatatore.

Un problema che riguarda in particolare il nostro Paese è l’eccessivo consumo di antibiotici, che determina nel tempo una resistenza dei batteri a questi farmaci. Si tratta di una grave minaccia alla salute, perché non bisogna dimenticare che una parte importante dell’aumento della durata di vita è dovuto alla possibilità di combattere le infezioni. Oggi abbiamo in Europa il triste primato della mortalità per antibiotico-resistenza che rischia di aumentare nel tempo in assenza di ricerca per trovare nuovi farmaci attivi contro i batteri resistenti agli attuali antibiotici.

Infine - ma la lista potrebbe continuare - i nostri politici non vogliono aumentare, per ragioni elettorali, il prezzo delle sigarette e dei prodotti a base di tabacco. Occorre ricordare che il prezzo del tabacco in Italia è quasi la metà del prezzo in Inghilterra e che è dimostrato che l’aumento del prezzo diminuisce il numero dei fumatori. Tutto ciò va inquadrato anche con la paura da parte dello Stato di perdere una quota delle tasse che incassa ogni anno dalla vendita del tabacco, circa 13 miliardi di euro.

Se si vogliono diminuire le malattie e aumentare la sostenibilità del Servizio sanitario nazionale è necessario che i cittadini facciano la loro parte, ma occorre anche che chi ci governa faciliti la prevenzione delle malattie attraverso leggi, interventi e una corretta informazione ai cittadini. Non solo; ma, poiché è difficile improvvisare, va sostenuta la ricerca scientifica che deve coinvolgere non solo i medici, ma anche opinion leader, sociologi e pubblicitari, per trovare le migliori condizioni atte a facilitare le buone abitudini di vita.

*presidente Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri Irccs

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