Case cantoniere in cerca d’autore
Infopoint e ostelli per rilanciarle

Anas mette di nuovo sul mercato gli edifici rossi sulle statali: nella Bergamasca sono 5, tutte lungo la 42 del Tonale. Concessione in cambio di un canone. Domande entro il 30 novembre.

Interessati a trasformare una casa cantoniera in un bar, un’area ristoro, un ostello, un negozio per la vendita di prodotti locali, un negozio di noleggio di biciclette? Il momento, a causa della diffusione dell’epidemia di coronavirus, non è certo dei migliori per pensare a un simile progetto.

Ma guardando in prospettiva futura, ora Anas ha deciso di dare la possibilità a chi lo desiderasse di avanzare la sua proposta che sarà poi opportunamente valutata. Così si può sintetizzare l’indagine di mercato che l’Ente nazionale delle strade ha fatto partire per, come si legge sul suo sito web, «promuovere richieste di concessione a titolo oneroso delle case cantoniere».

Si tratta di quei tipici edifici di colore rosso che, da circa due secoli, costellano da nord a sud le strade statali italiane e che sono nate come alloggio per il cantoniere incaricato di occuparsi della manutenzione di un determinato tratto stradale e, poi, come deposito di materiale e mezzi da lavoro. In tutta Italia le case cantoniere sono ancora più di 1.200.

Nella Bergamasca, quelle ancora di proprietà dell’Anas sono invece cinque e si trovano tutte quante sulla statale 42 del «Tonale e della Mendola» e, precisamente, a Treviglio, Stezzano (quest’ultime due su un tratto della 42 da tempo di competenza della Provincia), Seriate, Castro e Spinone al Lago. «Attraverso l’indagine di mercato - fa sapere ancora l’Anas - vogliamo verificare l’interesse a proporre e realizzare progetti riguardanti la riqualificazione delle case cantoniere ad oggi non utilizzate/utili per il perseguimento dei compiti di istituto di Anas».

Vari servizi

E intenzione dell’ente nazionale delle strade, attraverso la riqualificazione delle case cantoniere, è appunto offrire a chi passa sulle strade statali, nel caso della Bergamasca sulla ex statale 42, vari tipi di servizi: «Assistenza alla viabilità, informazioni e promozione, valorizzazione e vendita di prodotti tipici locali, servizio di ospitalità e accoglienza, servizio bar e ristoro, incentivazione della mobilità sostenibile, servizi di pubblica utilità».

Il termine per la presentazione della manifestazione di interesse (che si può fare utilizzando un apposito modulo scaricabile dal sito web dell’Anas) è stato fissato per mezzogiorno del 30 novembre. In merito alle condizioni con cui si potrà riqualificare una casa cantoniera l’unico fatto certo al momento è che la concessione comporterà il pagamento di un canone. Altre informazioni verranno fornite successivamente attraverso un altro bando.

Già quattro anni fa

Questa non è la prima volta che Anas tenta di promuovere la riqualificazione delle case cantoniere. Ci aveva già provato nel 2016 mettendone sul mercato, attraverso un progetto pilota, 28 fra cui c’era già anche quella di Spinone al Lago.

Per ciascuna aveva poi proposto di farsi carico della ristrutturazione «mentre il concessionario - era riportato sul bando di allora - corrisponderà un canone di concessione, oltre a un contributo variabile in funzione del fatturato generato dall`attività imprenditoriale. I contraenti saranno individuati sulla base del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Le concessioni dureranno dieci anni, trascorsi i quali si procederà ad un nuovo bando di gara». Alla fine, però, questa iniziativa non aveva riscosso grande successo. Lo dimostra il fatto che 24 delle 28 case cantoniere messe a disposizione dei privati nel 2016 sono state riproposte anche attraverso quest’ultima indagine di mercato che, però, in questo caso offre l’occasione di avanzare un progetto di riqualificazione per qualsiasi casa cantoniera di proprietà dell’Anas.

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