Ladri in casa per sette volte a Grassobbio, 80enne si rivolge al sindaco

Nel mirino una villetta.Il primo furto nel 2012, l’ultimo il 5 gennaio scorso. «Preferirei abitare altrove».

La casa si sviluppa tutta a piano terra e sotto ci sono dei locali con il garage. Non è isolata, anzi, si trova in una zona residenziale di Grassobbio fra due strade importanti per traffico e frequentazione, guardate a vista da due telecamere del Comune. Ma la villetta, di proprietà di una signora ottantenne, è presa di mira dai ladri. Sette volte in 10 anni: la prima a dicembre 2012, l’ultima a gennaio 2022.

Dieci anni di ansia, al punto da voler cambiare casa. «Quasi preferirei abitare in un appartamento alle case popolari, così, forse, non troverei tutto sottosopra ogni volta che mi assento» dice sconfortata l’anziana, che preferisce mantenere l’anonimato. La prima volta è stato un saccheggio. Lei si trovava per qualche giorno dal figlio che abita lontano da Grassobbio e quando è tornata ha denunciato ai carabinieri di Zanica la sparizione di pellicce, giacche di pelle, orologi, orecchini d’oro e 200 euro. Non passa neanche un mese e a febbraio 2013, altro furto.

Dopo circa due anni, a ottobre 2014, i ladri alle due di notte aprono la saracinesca del garage. «Sentivo due voci» racconta, ma forse disturbati da un forte rumore se ne vanno. Ma non mollano la presa, e il 2 novembre, di pomeriggio, entrano ancora in casa (in quel momento vuota) e lasciano tutto sottosopra, cassetti svuotati, vestiti portati via o lasciati per terra. «E sul letto le impronte degli scarponi». Neanche 20 giorni dopo, tornano alla carica. «Era l’una e un quarto di notte e sento voci in giardino e poi colpi al portoncino di ingresso e alla tapparella abbassata. Poi li ho visti fuggire saltando la recinzione».

Il 4 gennaio 2015 altra denuncia ai carabinieri. Nel pomeriggio, in casa non c’è nessuno, ma il cognato che abita vicino sente suonare l’allarme, esce e vede in strada «una Mercedes vecchio modello». La signora rientra in tutta fretta e trova «la porta di ingresso con la serratura forzata, cassetti della camera aperti e panni a terra». L’ultimo blitz il 5 gennaio scorso. «Hanno aperto i cassonetti delle tapparelle, ribaltato il tavolo della cucina e provato a sollevare il pavimento di legno. Hanno rotto oggetti di valore affettivo e un ciondolo di cristallo» racconta. Nella casa tutta in ordine non c’è più nulla da rubare, e l’anziana ora si è rivolta al sindaco Manuel Bentoglio. «Sono molto dispiaciuto per quello che sta succedendo alla signora – spiega il primo cittadino –. Le ho detto che dobbiamo cercare di prevenire le visite dei ladri; le telecamere ci sono ma non sono la soluzione del problema perché anche se avessimo immagini leggibili sarebbe a fatto avvenuto, e a danno compiuto».

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