Atalanta regina agli Oscar del calcio
Miglior allenatore e miglior società

Nerazzurri protagonisti al Gran galà organizzato dall'AssoCalciatori nella serata di lunedì 2 dicembre: Ilicic e Zapata nella top 11 della stagione 2018/19. Percassi: «L’allenatore a vita? Firmo subito». Sfuma solo la statuetta per il miglior gol: in corsa c’era anche Gomez, ha vinto Quagliarella.

Lo chiamano red carpet, tappeto rosso, invece la tinta è nerazzurra. Pennellate di gloria, incetta di premi, stelle tra le stelle della notte milanese: il Gran galà del calcio italiano – evento organizzato dall’AssoCalciatori nella serata di lunedì 2 dicembre al Megawatt Court di Milano – è un tripudio atalantino. Josip Ilicic e Duván Zapata inseriti nella top 11 della Serie A 2018/19 (in nomination c’era anche Gomez), Gian Piero Gasperini miglior allenatore, l’Atalanta miglior società; sfuma solo la «statuetta» al miglior gol, dove nel totonomi c’era anche Papu per la rete in Atalanta-Inter dell’11 novembre 2018 (ha vinto Quagliarella, il tacco contro il Napoli il 2 settembre 2018).

Riflessi bergamaschi anche nei premi al femminile: nella top 11 c’è Valentina Giacinti, il talento di Borgo di Terzo, stella del Milan e della nazionale (tra i migliori gol «rosa», in lizza c’era anche Annamaria Serturini, di Gorno, in forza alla Roma); e pure Paolo Mazzoleni era in corsa per la statuetta al miglior arbitro. Nota di cronaca: miglior giocatore assoluto è Cristiano Ronaldo. A votare, una giuria di allenatori, arbitri, giornalisti, calciatori e calciatrici; hanno invece scelto i tifosi per il più bel gol. Percassi, Gasp, Ilicic, Zapata scorrono via tra i flash, in una versione nostrana del pallone d’oro. Gioia, parole e musica rimbombano da Sky, che ha trasmesso in diretta la cerimonia.

«È un onore e una gioia immensa, impensabile fino a qualche tempo fa, ma dobbiamo tenere i piedi per terra – è il ragionamento del presidente Antonio Percassi –. Con l’arrivo di Gasperini, abbiamo cambiato mentalità». Il patron nerazzurro guarda ai tanti fronti su cui i suoi ragazzi sono in corsa: «Abbiamo parecchio impegni, tutti stimolanti, anche faticosi, ma i ragazzi lavorano in modo straordinario. Atalanta è un modello? Abbiamo ancora parecchie cose da fare, che vanno pianificate anno dopo anno. Il vivaio è fondamentale, il contesto è forte, dai dirigenti ai magazzinieri». Poi, la battuta da copione: «Obiettivi? Speriamo di salvarci. Scudetto? Ma no…». Chiusura su Dejan Kulusevski, stellina della prima parte di questo campionato e ora uomo-mercato già per l’imminente sessione di gennaio: «Un grande giocatore, ma affronteremo il tema con calma. Il ragazzo è nostro, c’è tutto il tempo e la calma per fare ragionamenti utili e giusti per il ragazzo e per la società. Di fronte all’interessamento di grandi club, conterà anche la sua volontà. Un contratto a vita per Gasp? Se me lo firma, lo accetto subito», sorride Percassi.

«Un premio prestigioso – è la voce di Gian Piero Gasperini, premiato dal cittì Mancini –. C’è tanta Atalanta in queste premiazioni, frutto della stagione clamorosa fatta lo scorso anno. Siamo determinati e ambiziosi: vogliamo ripeterci. Se vado in una squadra che lotta per lo scudetto? Sto bene così, spero di avere il maggior successo possibile all’Atalanta, poi si vedrà».

«Tutta la squadra sta facendo bene e non solo io, l’anno scorso abbiamo fatto qualcosa di meraviglioso – sintetizza Josip Ilicic –. Quest’anno siamo partiti forte, poi ultimamente abbiamo perso qualche punto. La Champions? Noi stiamo pensando al campionato per ora, poi quando sarà ci penseremo. Vincendo contro la Dinamo Zagabria abbiamo fatto un passo avanti, ma sarà una partita dura e giochiamo da loro. La malattia dello scorso anno? È stato un momento duro per me e la mia famiglia. Ho capito una cosa: nella vita non c’è solo il calcio. Viene prima la salute, poi la famiglia e poi il calcio. Sono diventato più uomo e da quando ho capito tutto questo mi diverto di più».

«Essere qui è un onore. La partecipazione delle ragazze a questo premio è un grande passo avanti, una soddisfazione», sottolinea Valentina Giacinti, alfiera del calcio bergamasco al femminile.

«Una grande soddisfazione – risponde anche Duván Zapata, tra i più attesi alla cerimonia –: l’obiettivo è continuare così, non solo quest’anno ma anche nel futuro. La dedica? Alla mia famiglia, ricordo sempre quando da piccolo giocavo per strada senza scarpe». Dal colombiano, tutti s’attendono una risposta su quando tornerà a giocare; certezze, però, al momento non ce ne sono: «Ancora non ho data precisa, quest’infortunio ha bisogno di guarire bene. I tendini sono come i cavi (sorride, ndr): ho bisogno di guarire e curarmi bene, poi sicuramente tornerò. Lo Shakhtar? È la partita della stagione, sono convinto che l’Atalanta farà una bella partita e di tutto per vincere». Dal red carpet, ora l’appuntamento è al rettangolo verde (le foto sono di Paolo Magni).

© RIPRODUZIONE RISERVATA