Lista Champions con sorpresa
Fuori Kovalenko, il più esperto

Nell’elenco per l’Uefa dentro Sutalo e Lammers, escluso il neoacquisto ucraino: è l’uomo con più presenze in Europa e aveva battuto il Real nella prima fase.

Sorpresa: manca Viktor Kovalenko nella lista Uefa, consegnata martedì sera dall’Atalanta. L’escluso non è Bosko Sutalo, né Sam Lammers, ma l’ultimo arrivato: l’ucraino non potrà giocare in Champions League.

Gian Piero Gasperini ha preferito puntare sui calciatori che conosce meglio: resta però fuori un elemento di grande esperienza internazionale. Kovalenko, infatti, vanta più presenze in Champions di ogni altro atalantino: 24 gettoni nella coppa più bella, più di Mario Pasalic che ne conta 22 o di José Luis Palomino e Luis Muriel che si fermano a 19. L’ex Shakhtar ha preso parte puntualmente alla Champions nelle ultime stagioni: quest’anno, tra l’altro, aveva anche già battuto il Real Madrid, prossimo avversario nerazzurro, incontrato con il suo Shakhtar Donetsk nel girone (2-0 in Ucraina, dopo che era rimasto fuori per infortunio nell’altra vittoria dei suoi, il 3-2 dell’andata). Il centrocampista, il cui acquisto è stato ufficializzato dall’Atalanta nell’ultimo giorno di mercato, potrà dunque giocare solo in campionato e in Coppa Italia: i primi mesi di apprendistato italiano saranno solo sul fronte casalingo.

Era più facile aspettarsi l’esclusione-bis di Sutalo, già fuori nella prima parte, o quella di Lammers: entrambi –impiegati poco finora– sono stati vicini al prestito durante il mercato invernale, ma alla fine sono rimasti. Kovalenko poteva essere l’uomo in più, ma a questo punto non potrà giocare in Europa. D’altronde, l’Atalanta doveva per forza tagliare un elemento della sua rosa di ventiquattro, che prevede al massimo diciassette giocatori «liberi» (più quattro cresciuti in Italia e quattro cresciuti a Zingonia): rispetto alla prima parte di stagione, Mojica è stato sostituito da Maehle e il posto di Gomez poteva essere preso proprio da Kovalenko, ma invece è andato all’ex escluso Sutalo. Questo perché gli altri partenti di gennaio non hanno liberato posti: Carnesecchi e Diallo sono Under, Piccini e Depaoli sono italiani, quindi le loro cessioni non hanno alleggerito l’Atalanta. Ora restano riempite parzialmente le sottocategorie degli «azzurri» (due su quattro: Gollini e Pessina) e dei «bergamaschi» (tre su quattro: Sportiello, Rossi e Caldara): l’elenco finale comprende dunque ventidue giocatori su venticinque (perdendo quelli rimasti vuoti nelle sottocategorie), con il paradosso di un’esclusione eccellente. Ai giocatori in lista si può poi aggiungere un numero illimitato di giovani (tra i quali Ruggeri), da comunicare entro la vigilia delle gare europee.

Non ci saranno invece problemi in campionato: la diversa regolamentazione della Serie A fa sì che Romero e Sutalo contino come Under, e quindi non vadano a pesare nella lista principale: questo perché in Italia si parla di Under 22 e non di Under 21 come in Europa (dunque anche i classe ’98 come il Cuti sono considerati giovani) e non c’è il vincolo dei due anni nel club di appartenenza (che impediva al classe 2000 Sutalo di essere inserito nella «lista B» della Uefa). Dunque –per la Lega – Kovalenko entra in un elenco dove addirittura resta vuoto il diciassettesimo posto tra i «liberi»».

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