Farmaci: i bergamaschi spendono 158 euro a testa ogni anno, sotto la media lombarda

L’analisi. Ats Bergamo: negli anni della pandemia diminuzione complessiva del consumo, ma cresce notevolmente quello degli antidepressivi.

Negli anni critici della pandemia (2020 e 2021) si è registrata nella Bergamasca una riduzione complessiva del consumo di farmaci (-5,4% nel 2021 rispetto al 2019) , determinata probabilmente da una maggiore difficoltà di accesso alle prestazioni mediche. I bergamaschi spendono ogni anno pro capite 158 euro in farmaci, al di sotto della media regionale che è di 170 euro. Ed è aumentato notevolmente il consumo di antidepressivi, in controtendenza rispetto agli altri farmaci: negli anni della pandemia si è riscontrato infatti un incremento del 4,38% della spesa e dell’1,12% dei consumi di questi farmaci. Sono alcuni spunti salienti che emergono dall’analisi sulla spesa farmaceutica di Ats Bergamo nel periodo 2019-2021.

In media ogni cittadino bergamasco consuma 15 confezioni di farmaci l’anno, ma in alcune zone arriva fino a 26, soprattutto nelle valli e nelle zone lacustri. A Bergamo città il consumo di farmaci è calato da una media di 21 confezioni pro capite nel 2019 a 16 nel 2021. Notevole invece il consumo di antidepressivi, soprattutto in alcune aree come Branzi, Oltressenda, Azzone e Castro, meno nella zona di pianura.

Federfarma: «Più attenzione nelle prescrizioni»

Il presidente di Federfarma Bergamo, Giovanni Petrosillo, invita a un’attenta chiave di lettura: «La spesa pro capite in farmaci dei bergamaschi al di sotto della media regionale non è certo attribuibile a una difficoltà nell’accesso ai farmaci: forse ci sono maggiore attenzione e appropriatezza nella prescrizione dei farmaci da parte dei medici. Resta tuttavia evidente il problema dell’accesso alle cure primarie con circa il 2% della popolazione senza medico ».

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