Il «Financial Times» celebra i «tesori» di Bergamo

L’articolo. Il quotidiano finanziario invita a riscoprire Bergamo e Brescia ricordando la Capitale della Cultura 2023.

«Brescia and Bergamo-rediscovering Italy’s twin treasures»: è un inno alla riscoperta dei tesori delle due «città gemelle» l’articolo che il «Financial Times» ha dedicato venerdì 28 ottobre a Bergamo e Brescia Capitale italiana della Cultura 2023. Era il 2020 quando la nostra città faceva il giro dei media internazionali, come epicentro della pandemia. Ora nel mondo vola un’immagine diversa, quella di Bergamo scrigno di bellezza, tutta da visitare.

Il quotidiano economico-finanziario britannico parla delle due città ricordando il periodo drammatico dell’emergenza sanitaria e definendole «perle trascurate», invita a riscoprirle, annotando che sono ricche di templi romani, strade medievali e palazzi rinascimentali.

Il quotidiano economico-finanziario britannico parla delle due città ricordando il periodo drammatico dell’emergenza sanitaria e definendole «perle trascurate», invita a riscoprirle, annotando che sono ricche di templi romani, strade medievali e palazzi rinascimentali. «Unite dal Lago d’Iseo, una crepa blu nelle verdi montagne che si ergono a nord delle città, sono state nominate Capitali italiane gemelle della cultura per il 2023. Se Bergamo custodisce i tesori del Medioevo e del Rinascimento, a Brescia si possono osservare degli incredibili siti romani. Insieme, rappresentano parte della storia italiana», così si legge nell’articolo che celebra le due città pronte a diventare Capitale italiana della Cultura 2023.

I luoghi di Bergamo

Per quanto riguarda Bergamo, c’è una parte dedicata alle «visite consigliate»: si citano la basilica di Santa Maria Maggiore (dove si riportano le descrizioni della guida Matteo Scaccabarozzi), Palazzo Moroni e ovviamente le Mura Venete, patrimonio Unesco, fino ad Astino raggiunto con il tuk tuk, con un focus speciale sui «Capolavori di Bergamo» del leggendario pittore Lorenzo Lotto, tra i principali esponenti del Rinascimento veneziano del primo Cinquecento.

Ecco l’articolo completo del «Financial Times» di venerdì 28 ottobre.

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