
Cronaca / Bergamo Città
Lunedì 14 Aprile 2025
Orti di San Tomaso, approvato il progetto: un’oasi naturalista nel cuore di Bergamo
IL RECUPERO. Via al restauro, recupero e riqualificazione del patrimonio verde dell’antico Borgo Pignolo.
È stato approvato dal Comune di Bergamo il progetto esecutivo per i lavori di riqualificazione del patrimonio verde dell’antico Borgo Pignolo, coinvolgendo gli Orti Storici di San Tomaso. I lavori, che prenderanno il via una volta assegnato l’appalto, entro la fine del 2025 con una durata massima di sei mesi, hanno un valore complessivo di 1,38 milioni di euro.
L’obiettivo principale è di riportare in vita l’antica vocazione agricolo-produttiva dell’area, con la rinascita della coltivazione di ortaggi e alberi da frutto, ormai abbandonata da anni, ma fortemente radicata nella storia e nella memoria del territorio. Accanto a questa funzione, il progetto intende restituire alla comunità una riserva naturale urbana che si è arricchita negli anni di biodiversità, ubicata nel cuore della città storica e, quindi, particolarmente rara e pregevole. Il progetto è a cura dello Studio Architettura Paesaggio di Luigino Pirola con la consulenza dell’architetto Maria Claudia Peretti e dell’agronoma Francesca Neonato.
L’area verde di Borgo Pignolo
L’area, racchiusa e protetta, presenta caratteristiche ambientali e paesaggistiche uniche, grazie alla sua morfologia a conca, al microclima favorevole e a un suolo fertile che ha portato negli anni la diffusione di una vegetazione ricca e variegata. Negli orti un tempo coltivati, oggi incolti, sono stati censiti 139 soggetti arborei e 12 grandi arbusti, tra cui numerosi alberi da frutto (piantati o nati spontaneamente), allori, noccioli, specie forestali (come tasso, salice, frassino, noce, olmo, bagolaro, acero) e alcune invasive (ailanti e robinie).
Circa la metà degli alberi è in buone condizioni, un quarto necessita di potature importanti, mentre la parte restante risulta costituita da piante secche o compromesse che verranno rimosse. L’area è attraversata dalla Roggia Nuova, visibile e ancora attiva, che ne segna il confine naturale e contribuisce al fascino del luogo.
La fauna locale
Nonostante l’estensione contenuta, l’area ospita una sorprendente varietà di animali: tassi, ricci, volpi, faine, numerose specie di uccelli (tra cui gheppio, picchio rosso maggiore, cinciallegra, merlo, codirosso, storno, fringuello), insetti impollinatori e farfalle. Il progetto punta a preservare e valorizzare questa ricchezza.
I lavori previsti
L’intervento prevede la pulizia e il decespugliamento dell’area, la creazione di camminamenti per collegare le diverse zone, il consolidamento del muro della Roggia Nuova, l’installazione di un impianto idrico di irrigazione, fontanelle, lavandini e punti luce, la piantumazione di piante, la realizzazione di orti con delimitazioni in legno e spazi per la comunità, un giardino pensile e un’oasi felina.
Un sistema di percorsi tra natura e storia
Tutti gli spazi saranno connessi da una rete di percorsi studiata per valorizzare l’accesso, la fruizione e il paesaggio. Un ruolo centrale avranno l’ingresso da Parco Suardi e il viale alberato, arricchito da nuovi esemplari tra gli esistenti Prunus domestica, accompagnati da aiuole di Allium giganteum ed Hemerocallis fulva.

«I borghi con le annesse ortaglie erano tratti distintivi della struttura della nostra città e salvaguardare oggi questa impronta geografica e storica è una grande responsabilità»
«Un progetto di pregio che connette il nostro presente alla storia dei bergamaschi dei secoli scorsi», ha commentato l’assessora alla Transizione ecologica, verde e ambiente Oriana Ruzzini. «I borghi con le annesse ortaglie erano tratti distintivi della struttura della nostra città - ha sottolineato - e salvaguardare oggi questa impronta geografica e storica è una grande responsabilità per l’Amministrazione. Decisamente apprezzabile è anche voler tutelare anche la biodiversità naturale nel luogo lasciando in parte inalterato l’ecosistema che si è formato in questi anni. Sono molto felice che nel progetto abbia trovato spazio anche la sistemazione della colonia felina presente nell’area, con la realizzazione di una casetta in area recintata ed esclusiva per i gatti, una piccola oasi felina che rappresenta un tratto distintivo della sensibilità conservativa con cui è stato pensato il progetto. Come richiesto anche dal Consiglio comunale, che ringrazio, verrà realizzato anche un impianto informativo per raccontare il luogo, gli edifici intorno e la Roggia che lo percorre, al fine di favorire una fruizione consapevole da parte della cittadinanza con una particolare attenzione alle giovani generazioni». dichiara l’assessora alla Transizione ecologica, Verde e Ambiente Oriana Ruzzini.
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