Trenord, arriva un piano di tagli
Ma le corse bergamasche sono salve

Si va verso la sostituzione con bus di 50-100 treni in Lombardia. Resta qualche dubbio sulle corse festive e notturne della Bergamo-Treviglio.

Nell’attesa del ferro arriva la gomma. Il primo passo di Trenord versione Piuri (Marco, il nuovo amministratore delegato) è all’insegna dei tagli: dovrebbero essere (almeno) una cinquantina le corse cancellate - e sostituite con autobus - con il prossimo orario invernale che entrerà in vigore il 9 dicembre. Ma non è escluso che si arrivi anche al doppio.

Per il momento quelle bergamasche dovrebbero essere (quasi) salve, considerato che l’intenzione sarebbe tagliare le linee secondarie e meno affollate: sotto i 50 passeggeri a corsa, per capirci, e comunque non nelle ore di punta. Si è temuto che qualche colpo di spugna potesse arrivare sulla Bergamo-Treviglio su qualche corsa serale e festiva da sostituire con bus, ma l’eventualità pare rientrata. Il taglio potrebbe semmai riguardare una corsa notturna della S6 da Novara a Treviglio da limitare a Milano Porta Garibaldi.

Di certo però ieri c’è stato un preoccupante fenomeno sulla Bergamo-Treviglio: cancellazione delle corse delle 5,50, 7,20 e 8,50 per Treviglio e delle 6,38 e 8,08 dalla Bassa. Tutte sostituite con autobus. Dopo pranzo, poi, la seconda raffica: cancellate le corse delle 13,20, 15,20, 16,50, 18,20 e 20,20 da Bergamo e delle 12,38, 14,08, 16,08, 17,38, 19,08 e 21,08 da Treviglio. Sempre con bus sostitutivi.

Una coincidenza (le sole che funzionano...) che ha messo sul chi va là i pendolari, preoccupati del fatto che potesse essere una prova tecnica di un futuro prossimo. E per far capire l’antifona hanno pubblicato sul proprio profilo Facebook (Quelli del treno) una semplice simulazione dei tempi necessari per coprire via strada la tratta da Bergamo a Treviglio, oscillanti tra i 50 minuti e l’ora e 10, fermate comprese, contro la mezzora via ferro.

Insomma, forse qualche preoccupazione rimane: «Il taglio orario è uno schiaffo alle le migliaia di pendolari che ogni giorno chiedono affidabilità del servizio, più corse e più puntualità. Spostare su gomma o addirittura cancellare delle corse sono l’ulteriore segnale di una società ormai allo sbando e con totale assenza di contatto con la realtà che tutti i pendolari, quotidianamente, vivono, il commento di Niccolò Carretta, consigliere regionale del Gruppo Lombardi Civici Europeisti.

«Chiedo se i pendolari della città e della Bassa debbano prendere per assodato il fatto che il servizio ferroviario diventerà in via definitiva un servizio interamente su gomma che comunque non risolverebbe i problemi esistenti, ma che incentiverebbe l’utilizzo di mezzi privati, sempre per chi può permetterselo» aggiunge Carretta.

Risparmiare treni e personale

Qualche risposta potrebbe arrivare oggi da Milano, dove in mattinata Piuri presenterà il piano di Trenord alla V Commissione in Regione. Si dà per assodato il taglio di almeno una cinquantina di corse a fronte delle oltre 2.300 che ogni giorno Trenord mette sulle rotaie in Lombardia. Poco più del 2% dell’offerta. In realtà c’è anche chi ipotizza tagli nell’ordine dei 5 punti percentuali, il che vorrebbe dire oltre 100 corse giornaliere. Ed è lo scenario più probabile.

Il problema è dove? Fatte salve le fasce di punta, l’obiettivo è «risparmiare» treni e personale, concentrando cioè il tutto sulle linee più frequentate a discapito di quelle secondarie, soprattutto quelle che non gravitano su Milano. Nel mirino ci sono tratte in Valtellina, la Bornato-Rovato, la Mantova-Cremona, la Saronno-Seregno (già sostituita da bus fino al 13 dicembre) e altre minori. In alcuni casi su queste linee ci sono corse con 10 passeggeri a bordo e Trenord considera non redditizie (e anche poco sicure) quelle sotto i 50.

Dati alla mano, difficile quindi pensare a riduzioni sulle tratte bergamasche, tanto più dopo lo stop per due anni alla Carnate. Scaramanticamente, il solo punto di domanda potrebbe ancora esserci sulla Bergamo-Treviglio, mentre la Lecco-Bergamo-Brescia pare averla scampata.

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