Caldara c’è. I numeri di Firenze confrontati con le sue medie storiche: sono molto vicini

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U na brutta sconfitta sul campo della Fiorentina, una sconfitta che ha fatto male, costringendo l’Atalanta a dover abbandonare con largo anticipo la possibilità di vincere quel trofeo sfumato negli ultimi minuti della finale contro la Lazio, il maggio scorso. In mezzo alla delusione, però, una buona notizia: Caldara c’è. Nonostante Pioli, allenatore del Milan, avesse detto che per la cessione del difensore bergamasco erano state fatte valutazioni «dal punto di vista tecnico e fisico». Sicuramente sono pochi 78 minuti per valutare la condizione di un calciatore, ma se Gasperini ha deciso di mandarlo in campo dal primo minuto significa che problemi, nelle gambe, non ce ne sono. Lo dimostrano anche i numeri di Caldara nella sfida contro la Fiorentina, un Caldara all’altezza della situazione, molto vicino a quello che un anno e mezzo fa ha lasciato Bergamo. Abbiamo confrontato i suoi dati nei 78 minuti giocati ieri con quelli ottenuti di media ogni 90 minuti in campionato, nella stagione 2017/2018, l’ultima in nerazzurro. E i risultati sono positivi.