La macchina del tempo ci ricorda i 95 anni di Carletto Annovazzi, il difensore bomber che... «I partit se vincen inscì»

Articolo.

Lettura 3 min.

C orre senza mai fermarsi la macchina del tempo di Corner, a caccia di storie dell’Atalanta di un tempo ormai lontano, un’Atalanta che merita di essere raccontata, anche se ai tempi la Champions League era soltanto un miraggio. Il 24 maggio compirebbe 95 anni Carlo Annovazzi, nato a Milano nel 1925 e scomparso nel 1980 a causa di un male incurabile, a soli cinquantacinque anni. Precursore. Fu uno dei primi a interpretare il ruolo del mediano per come lo intendiamo oggi. Roccioso in fase difensiva, difficile da superare. Allo stesso tempo dotato di grande tecnica, abile nei lanci lunghi e soprattutto nell’inventare il gioco in favore degli inserimenti dei compagni. “Carletto”, così veniva chiamato, nasce con una grande passione per il ciclismo, ma presto scopre di essere molto più dotato per il pallone. Lo scenario degli anni Quaranta, per un ragazzo che vuole giocare a calcio, è totalmente diverso rispetto a oggi: si afferma nella squadrata del Dopolavoro Ferroviario, che gioca nei campi di periferia, sempre più diffusi all’epoca, anno dopo anno.