Parla Percassi: «Gli altri ci imitano, noi cresceremo con inserimenti sensati. Pasalic nostro entro giugno»

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I l posto nella Hall of fame: «Mi ha agitato, ma come gli altri premi è un riconoscimento alla società e a tutta Bergamo». Il regalo di primavera: «Vorrei che la squadra continuasse a giocare così». Il futuro: «Riparliamone alla sosta di fine marzo». Il segreto: «Non smettere mai di sentirsi l’Atalanta. A partire dal mercato». La proposta, dopo il Valencia a San Siro, di essere sempre quarti e con la qualificazione aperta: «Firmo subito». E poi la chicca: «Stiamo studiando per giocare allo stadio la Youth League, e in futuro vorrei che la Primavera ci giocasse stabilmente». Antonio Percassi è di buonumore, ha «liberato» il venerdì che per la squadra è vigilia di partita per l’intervista e la sua immancabile visita a Zingonia (dove accoglierà in visita il sindaco di Milano Beppe Sala). Dovendo partire dalla notizia che è destinato alla «Hall of fame» di Coverciano lo vedi che s’imbarazza. «Sono rimasto di sasso, non me lo aspettavo, mi sembra una cosa troppo grande... Poi ho pensato: non è per me, è per l’Atalanta... È per Bergamo. E mi sono ripreso».

Lei sa che dovrà donare un cimelio al museo.

«Ho già chiesto a Luca se mi restituisce una mia vecchia maglia che è finita nella sua collezione, ma non so se ci sente... Scherzo, in realtà sto pensando a qualcosa di legato al ruolo di presidente. Lo troveremo».