Caudano, la nuova curva e un pensiero per chi l’ha costruita con tanto lavoro

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S e follia dev’essere, follia sia, si era detto il professor Caudano dopo aver deciso di salire a Bergamo per la prima partita della nuova curva. Si era infatti seduto al computer e, da uomo privo di praticità qual è, aveva prima acquistato un biglietto dello stadio (in quella che lui chiama ancora «gradinata»). Dopodiché, aveva controllato gli orari dei treni, scoprendo che domenica sarebbe giunto a Jesi a notte fonda, quasi al mattino del lunedì: partenza da Bergamo alle 19, cambi a Milano e Ancona, ma ad Ancona un’attesa folle, dall’una e trenta alle tre e cinquanta.