Gasp, gli insulti, Mazzone e la volpe e l’uva: le riflessioni del prof. Caudano

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P oteva essere un buon pomeriggio, per il professor Caudano. Scrutini finiti, fuori un giorno uggioso di gennaio, in casa tepore e luce calda della lampada presso il divano, e a metà pomeriggio l’Atalanta di Coppa Italia. Poteva essere, ma non è stato. Incerta in difesa, non fortunata in avanti e davanti al Var (tanto, ormai...), imperdonabile nel farsi infilare a poco dalla fine pur godendo di superiorità numerica, la squadra del Gasp è uscita da quella Coppa Italia che, esattamente otto mesi prima, aveva conteso alla Lazio in finale. Un altro 15 funesto.