Il Chievo e il catenaccio. Storia di un calcio che viene da lontano

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I n fin dei conti è anche una mera questione di marketing. Catenaccio sa di cosa pesante, anche rugginosa, che chiude insomma: difficile dargli un’accezione positiva. E se invece avessimo continuato a chiamarlo «verrou», alla francese, come aveva fatto il suo inventore Karl Rappan (che detto per inciso era austriaco) negli anni ’30? Probabilmente non sarebbe sopravvissuto all’autarchia imperante, ma avrebbe avuto quel tocco di esotico che non guasta mai.