Il signor Mino e l’Atalanta, mia ultima e insospettabile famiglia

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Mino Favini con Emiliano Mondonico

P oi, a un certo punto, saranno state le sedici, sedici e cinque del 24 aprile, nel viavai inevitabile di una casa in cui ci sia il feretro di un uomo famoso e stimato, è comparso un signore corpulento, vestito con un impermeabile chiaro e vagamente démodé, timido e protetto da due lenti spesse.