Adesso che è solo al mondo, e quasi vecchio, il professor Caudano ama stare in mezzo alla gente più che gli sia mai accaduto. Ci sta da solo, beninteso, appartato e impegnato nelle sue faccende (leggere e correggere, per esempio); ma non gli dispiace avere intorno vita, volti, voci.
Così, per esempio, la domenica mattina dopo messa non si ritrita in casa, come ha sempre fatto, né può poi passare da sua madre per il pranzo. Si prende invece la sua parte di ricchezza sedendo nella Pasticceria più rinomata di Jesi e concedendosi una lenta colazione, accompagnata da un buon libro o, più spesso e meno felicemente, dalla lettura di temi o versioni.