L’Atalanta è in testa. Il vantaggio adesso pensando a febbraio, la forza dei giovani, Musso super. E tanti, tanti sogni

commento.

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T utto quello che volete: siamo solo alla quinta giornata, il campionato è ancora lungo, è presto per dare sentenze, restiamo con i piedi per terra, e mettiamoci pure che tanto va la gatta al lardo. Ma: l’Atalanta è in testa al campionato, e le cose non succedono mai per caso. E al netto dei problemi che non si possono non notare, prendiamo per buona questa classifica, viviamo il momento per come va vissuto, caricandoci di entusiasmo per questa squadra giovane, piena ancora di imperfezioni, ma resa così solida nella sua difesa da farsi bastare quel che di buono riesce a fare davanti, dove tantissimo va ancora messo a posto. Ma ci sarà tempo per parlarne, per analizzare i dati e i dettagli. Guardiamo la classifica coi piedi per terra, ma con l’entusiasmo al settimo cielo. Fine del prologo, qualcos’altro da dire, a caldissimo, c’è ancora.

1. Cosa vuol dire la classifica

Al momento, vuol dire 13 punti e primo posto. Cinque giornate sono poche, praticamente niente, per poter dire a cosa potrà ambire l’Atalanta. Le squadre non sono ancora pronte, i rodaggi non sono pura teoria, ma sono concetti che valgono anche per l’Atalanta. Dire adesso a cosa potrà ambire la squadra di Gasperini è impossibile: occorre aspettare almeno il momento in cui il campionato si fermerà per la sosta dei Mondiali, e lì fare un primo bilancio dei valori complessivi. Confrontati e soppesati quelli, potremo dire dove si potrà andare, cosa si potrà sognare. Oggi è assolutamente velleitario azzardare un’ipotesi. Che la squadra sia competitiva e vogliosa, è un dato già agli atti. Il tema è capire quanto pesa questo dato all’interno del campionato. Lo vedremo.