L’illusione dell’1-1 con l’Inter Guarda il gol del Tir, con l’urlo di Corbani

Un pareggio che sembrava poter rilanciare le speranze di salvezza dei nerazzurri, in una stagione che invece era davvero disgraziata. Video, con la radiocronaca

Lettura 2 min.

S ì, sono passati già nove anni da quell’Atalanta-Inter del tragico 2009. No, non il fantastico 3-1 che tutti ricordano. Quell’altro, quell’1-1 barlume di speranza di un campionato finito a catafascio, con l’ultima retrocessione in Serie B. Sulla panchina, o meglio, in tribuna (squalificato) c’era Antonio Conte impegnato in uno dei pochi fallimenti della sua carriera. In campo, un’armata contro una scommessa troppo ambiziosa per sperare in una salvezza: Milito, Sneijder, Eto’o vs Acquafresca e Ceravolo. All’oratorio avrebbero rifatto le squadre per manifesta inferiorità.

Eppure il 13 dicembre 2009 l’Atalanta si confermò bestia nera di Josè Mourinho, che solo pochi mesi prima se ne andò dallo spogliatoio sbattendo la porta dopo lo storico 3-1 sotto l’egida di Del Neri. Certo ci vorrebbe uno psicologo per capire la mente contorta degli allora campioni d’Italia che a Bergamo si bloccano, spauriti.

Il tabù sembra sfatato nel primo tempo con Milito che al 14’ si inventa un numero dei suoi. Cambiasso pesca in verticale l’attaccante argentino: dribbling, rimpallo baciato dalla fortuna, secca finta di corpo, palla nell’angolo tra il piedone di Coppola (tenete a mente il piedone di Coppola) e il palo. «Lui è un giocatore che non perdona» – racconta in diretta Elio Corbani su Radio Alta. Lo Special One invece sogghigna e prende appunti senza scomporsi. «Ci risiamo», devono aver pensato i tifosi atalantini abituati a soffrire in tribuna. «Ci risiamo», invece, lo diranno gli interisti.