L a riga tra i capelli è perfetta, scolpita dalla fredda pioggia, il 24 dicembre 1950. È una gelida vigilia di Natale allo stadio di Bergamo: Bertil Nordahl se ne sta impalato a fissare la lente di una scatola magica. La chiamano Cinepresa. Il campo spelacchiato e due linee bianche un po’ storte, una recinzione alla buona e le case a due piani del Finardi sullo sfondo. Righe nerazzurre pennellate nella lana, elegante scollo tondo. No logo, no sponsor, no scudetto e la forzata sobrietà dettata dai tempi, non dal gusto.