A Cremona una trasferta come una volta. Ma come una volta in questo calcio restano solo i tifosi. Lo scritto di Ombra

storia. Verso Cremonese-Atalanta

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I circa 2500 tagliandi a disposizione per gli atalantini per la trasferta dello Zini sono stati polverizzati nel giro di un’ora. Cremonese-Atalanta alle 15 di sabato pomeriggio, col settore ospiti stracolmo. Tutto normale, anche e soprattutto agli occhi di chi è rimasto affettuosamente ancorato al calcio di una volta. E invece di normale non c’è nulla. Perché non è la solita trasferta a Cremona degli anni di B, perché quella di sabato sarà l’unica partita del campionato in programma nel primo pomeriggio, perché sarà la prima Cremonese-Atalanta senza che Emiliano Mondonico possa accogliere a casa propria, seduto in tribuna, quella che era diventata la sua seconda casa. Cremonese-Atalanta avrà un sapore antico, della gioventù e della leggiadria di tanti di quelli che riempiranno la tribuna scoperta alla sinistra delle telecamere. Per tanti di quelli non sarà la prima trasferta della vita nella Bassa padana. Quanti invece, per fortuna, percorreranno le poche decine di chilometri che separano lo Zini dal Gewiss? Quanti non erano ancora nati nel 2005, anno dell’ultima visita nella città di Stradivari? Quanti non erano ancora nei pensieri e nei progetti dei genitori nell’ottobre 1995, data del confronto più vicino della storia in A? sarà un’occasione per tutti, grandi e piccini, per dare un nuovo significato a un confronto sbilanciato ma che, come insegna l’1-1 dell’andata, non significa 3 punti automatici.