Atalanta, quante «rogne» con l’Empoli: la rissa in serie C, la rissa di Denis, ko imprevisti, vittorie thriller. Tutte le storie

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C osa hanno in comune gente come Toto’ Di Natale, Ciccio Caputo, Massimo Maccarone, Luca Toni e Ciccio Tavano? Oltre ad avere segnato una valanga di goal nella loro carriera hanno tutti giocato (chi più, chi meno) nell’Empoli. Una delle due squadre non capoluogo di provincia capaci di reggere in serie A, seppure con una certa qual vocazione storica all’ascensore con la B, a differenza del Sassuolo che nella massima serie ci ha ormai messo le radici da ben 9 stagioni consecutive. Comunque 5 in meno dei toscani che, un passo alla volta, sono arrivati a quota 14. Tra le altre cose, dopo il Cesena, sono stati la seconda squadra non capoluogo a provare l’ebbrezza dell’Europa: nel 2007, uscendo però al primo turno in Coppa Uefa con i non irresistibili svizzeri dello Zurigo. In realtà già la stagione precedente gli azzurri empolesi avrebbero potuto partecipare alla competizione europea in seguito alla penalizzazione del Milan, peccato che non avessero mai presentato la licenza Uefa e che in appello ai rossoneri poi siano stati restituiti i punti sottratti. Ma Empoli è anche un posto mica male per le panchine: qui tra gli altri hanno mosso i primi passi Luciano Spalletti, Maurizio Sarri, Silvio Baldini, Francesco Guidolin, Marco Giampaolo e proprio lo scorso campionato Alessio Dionisi, ex capitano della Tritium ora al Sassuolo. E passata gente come Gigi Simoni, Alberto Malesani, Gigi Cagni, Bepi Pillon, Beppe Iachini, Pasquale Marino e anche Elio Gustinetti. Pressione non ce n’è moltissima, eventuali retrocessioni non sono viste come un dramma, le promozioni festeggiate adeguatamente e senza isterie. Siamo sì nella Toscana dei mille campanili, ma storicamente buona parte del bacino empolese è assorbito dal tifo per la Fiorentina.