Fiorentina, 20 anni fa l’incubo C2. E una rinascita rapida, con l’Atalanta che soffia l’ultimo posto utile per il ritorno in A

storia.

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A ll’inferno e ritorno. Se il punto più basso, sportivamente parlando, della storia dell’Atalanta è la retrocessione in C1 della stagione 1980-81, la Fiorentina ha fatto decisamente peggio: dalla A alla C2 dritta sparata con tanto di fallimento, sportivo ed economico. Una storia che comincia nel campionato 2001-2002 dove i viola ci arrivano da vincitori della Coppa Italia con il futuro ct della Nazionale Roberto Mancini in panca e una finale di Supercoppa persa 3-0 con la Roma. Ci sono tutti gli ingredienti per una buona stagione, giocatori come Torricelli, Adani, Cois, Mijatovic (autore della rete che riporta dopo 30 anni la Champions a Madrid e soprattutto la fa perdere alla Juve, e tanto basta per avere lode e gloria eterna sulle rive dell’Arno), Nuno Gomes, Chiesa (padre), Ganz, Adriano, Baronio e Morfeo che a Firenze ci torna per il terzo giro, stavolta dopo una bella mezza stagione (arriva a gennaio) con i Vava-boys. L’ultima in viola la fa a Bergamo in tribuna in uno scialbo 0-0 di gennaio 2001, la prima in neroazzurro a Udine dopo 40 minuti ha già fatto 2 reti. Da lì a fine campionato il bottino sarà di 5 gol, poi riprende la strada di Firenze promettendo un terzo ritorno a Bergamo. Che non ci sarà.