L’Atalanta, le mille voci di mercato e le paturnie del tifoso: l’attesa dei colpi, l’ansia per gli addii. Lo scritto di Ombra

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F acundo Farias. Borna Sosa. Paulo Azzi. Bakhtyior Zaynutdinov, nessuna consonante esclusa. Perché no, aggiungiamoci anche il ritorno del Papu in rotta col Siviglia e l’ingaggio dello svincolato CR7. Chi più ne ha più ne metta. E saranno solo i primi nomi di un’infinita ipotetica lista della spesa che ci accompagnerà da qui al 31 gennaio. Qualche mese di tregua, e il gran ballo del calciomercato ricomincerà in estate. E l’anno prossimo ancora, e ancora, e ancora. In attesa che la Serie A torni a somministrarci la dose settimanale di Atalanta dalla quale dipendiamo, fogli di giornali e schermi di blog devono pur essere riempiti. La turbinante atmosfera consumistica che ammanta la società contemporanea non fa prigionieri nel mondo del calcio, anzi: il terreno è assai fertile. Nomi, liste, telefonate, contatti: quanto di concreto si sviluppi realmente, non è dato sapere. Ma le tele astratte sono comunque capaci di toccare le corde e far volare la mente verso lidi futuri. Con tutta l’eccitazione, o il timore, che ne consegue. Non esiste una via di mezzo: il calciomercato lo si ama o lo si odia. Impossibile restarne indifferenti, anche fingendo un’apparente imperturbabilità. Nel più inesplorato degli angoli dell’animo scettico riuscirà comunque a trovare rifugio una piccola scintilla di turbamento. Diffidiamo da chi affermerà in modo stentoreo “Io, il mercato, non lo seguo. Mi fido solo delle ufficialità”. Per un istante soltanto, nei prossimi due mesi, anche lui andrà a cercare una fotografia di quel terzino olandese o di quel centrale macedone, la sua cronologia di YouTube si arricchirà delle migliori giocate di quel trequartista paraguaiano o di quel centravanti senegalese. Magari uno soltanto, ma ci sarà. Che ci piaccia o no, tocca ammetterlo: la creazione di castelli di carta, dalle fondamenta più illusorie e fantomatiche che mai, è assistita anche da chi ne sconfessa pubblicamente la costruzione.