N on solo Tettamanzi, Scola o Delpini. Per una parte di Milano, quella rossonera, da un anno a questa parte i Cardinale sono due. Dopo l’Arcivescovo, ecco Gerry. E per la Bergamo nerazzurra, da circa un anno esiste un solo Pagliuca, e non è l’ex portiere. Gerry e Stephen, nomi e personalità a stelle e strisce ma origini tricolori. Uno a capo del fondo che sta cercando di far ulteriormente crescere una delle società più titolate, gloriose e invidiate del calcio mondiale; l’altro che ha intravisto ulteriori sviluppi nella crescita di un gioiello che sembrava aver raggiunto la massima lucentezza. RedBird Capital, intervenuto quasi per solidarietà e beneficienza per un’azienda conosciuta in tutto il mondo, sull’orlo di un baratro già esplorato, ancora in cerca di acquirenti e stabilità.
Bain Capital, attratto dal magnetismo traducibile in denaro sonante suscitato dalla bomboniera ai piedi della Maresana e dai prati di Zingonia. Milan e Atalanta stanno vivendo due momenti epocali, entrambi targati USA. Di polenta, stracchino e bauscia non sappiamo quanto se ne intendessero i due. Nemmeno il tempo di mettere piedi in Lombardia, però, e gli imprenditori statunitensi sono rimasti meravigliati. Uno dalla folla oceanica di Piazza Duomo, ricolma di cori ed entusiasmo per lo Scudetto appena conquistato; l’altro, osservando la Nord, sorpreso dall’affetto e dal trasporto che uno stadio può mostrare nei confronti dei propri beniamini.