Napul’è... Maradona, che contro l’Atalanta non l’ha quasi mai vista. I suoi incubi? Osti e Bonacina. Foto e video

Articolo.

Lettura 6 min.

I l Pibe de Oro in quei tempi lo si fermava solo in un modo, con le cattive. Scuola Gentile ai Mondiali di Spagna del 1982, per capirci. Magari senza arrivare agli eccessi di Andoni Goikoetxea, picchiatore di prima classe dell’Athletic Bilbao, che a Maradona spezza la caviglia in tre punti con la modica conseguenza di 8 giornate di squalifica. La verità e che l’argentino era un giocatore di un altro pianeta, una stella in mezzo alle tante che illuminavano i campionati della seconda metà degli anni ’80 in Italia, di gran lunga il top del top. Volevano giocare tutti qui: Falcao, Zico, Platini, Boniek, Rummenigge, Socrates, solo per citare qualche nome. E in questo contesto che l’Atalanta torna a fare capolino in serie A dopo la rovinosa retrocessione del 1979 e quella ancora più dolorosa del 1981 in C1. In tre anni i nerazzurri (ri)scalano tre serie e vincono due campionati da protagonisti con in mezzo una stagione d’ambientamento in B: giusto il tempo di mettere a punto la macchina e tornare trionfalmente nel campionato più bello del mondo.