Paura e sollievo, gioia e lacrime. La Champions «riflessiva» del prof. Caudano

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O gnuno ha la sua Reggio da raccontare. Il professor Caudano l’indimenticabile domenica 26 maggio l’ha invece trascorsa a Jesi. E lo si può capire. La sua scuola non essendo sede di seggio e l’Atalanta giocando la sera, avrebbe dovuto chiedere nuovamente ferie, come per Roma. Ma ha il senso del limite. Inoltre, come tutti i tifosi, è superstizioso, e a Roma non aveva portato molto bene. Perciò è rimasto a casa. Ma anche a casa il suo senso scaramantico, acuto come in ogni tifoso che si rispetti, è stato messo a dura prova.