Bergamo e Brescia, nel Compasso d’oro 70 anni di storia del design industriale

Capitale della Cultura. A Palazzo della Ragione la mostra «Le fabbriche pensanti». Esposti 32 oggetti delle due città che hanno vinto il premio: dalle lampade ai tavoli, dai freni ai trattori.

C’è un fucile da caccia automatico del 1954, accompagnato dalla valvola di raccordo per un respiratore per malati gravi di Covid, premiata nel 2022. Ma anche interruttori industriali Abb Sace, un trattore della Same e diverse sedie in legno, acciaio e plastica. Oltre a tavoli pieghevoli di Alias e freni con pinze in ceramica della Brembo.

Nel Palazzo della Ragione di Città Alta ha trovato casa, da ieri (venerdì 24 marzo) e fino al 4 giugno, la mostra «Le fabbriche pensanti», dedicata al racconto delle storie di 32 (+1) oggetti di design industriale vincitori del premio Compasso d’oro, costruiti da produttori radicati nei territori di Bergamo e Brescia e detentori (dal 1954 ad oggi) del significativo riconoscimento, simbolo del «saper fare» made in Italy. Per raccontare questa storia di innovazione è nata, in occasione della Capitale della Cultura, l’esposizione curata da Davide Pagliarini. Ma oltre allo speciale allestimento nella Sala delle Capriate del Palazzo della Ragione ci sono anche un ciclo di «talk Future of», una pubblicazione editoriale cartacea e un podcast a puntate.

«Il progetto nasce da un accurato lavoro di ricerca sul territorio bergamasco e bresciano, accomunati dalla stessa attitudine al fare che è al tempo stesso pensare, mano e idea che traducono innovazione e creatività per la vita quotidiana - ha spiegato Pagliarini -. Proprio questo è il compito del design e la sua vocazione civica. L’allestimento della mostra nella sala delle Capriate vuole rendere visibile questo aspetto, valorizzando il dialogo tra una lampada del 1954 e una disegnata quasi 70 anni dopo o tra un ventilatore e un freno: uno spazio di confronto aperto a tutti, dove a prevalere sulle singole unità è la convergenza di intenti e propositi, che favorisce l’interazione tra oggetti e visitatori in una scomposizione ampia e mutevole dei punti di vista».

Dalla prima edizione a oggi, ben 32 prodotti realizzati dalle aziende dei territori di Bergamo e Brescia si sono aggiudicati il Compasso d’oro, confermando la vocazione innovativa della produzione manifatturiera delle due province.

A questi se ne aggiunge un 33°: il simbolo della Regione Lombardia, disegnato da Bob Noorda, Roberto Sambonet, Pino Tovaglia e Bruno Munari.

La Sala della Capriate è diventata una «casa» del design, verniciata di rosso rubino con testi e icone in bianco e oro, per richiamare i colori del Compasso d’oro: la mostra è visitabile gratuitamente tutti i giorni (tranne martedì), aperta lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 15 alle 19 e il sabato e la domenica dalle 10 alle 19. «L’anno della Capitale ci porta alla scoperta di un pezzo di storia poco conosciuto eppure di respiro internazionale», il commento dell’assessore alla Cultura Nadia Ghisalberti.

Il progetto, nato da un’idea di Dimore Design, è stato sviluppato da Associazione Marketing +39 e Multi, grazie al patrocinio dell’Associazione per il disegno industriale e il supporto di diverse aziende del territorio: «Il prodotto “bello” deve funzionare, facilitare e innovare: non è solo saper fare ma anche progettare e pensare», il commento di Giovanna Ricuperati di Multi-consult.

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