«Sono io la ragazza col fiocco
in quella foto con Gianni Morandi»

Dopo l’appello su Facebook del cantante, le parole di Rita Poma svelano il mistero: «Era il 1967 ed eravamo alla caserma Li Gobbi di via Suardi, a Bergamo: quella sera cantò per i militari e i loro familiari durante la festa di Natale». È stato il figlio Igino a spedire la foto a Morandi in un messaggio privato.

«Quella ragazza mora con il fiocco bianco sulla giacca sono io. Eravamo alla caserma Li Gobbi di via Suardi, a Bergamo, e quella sera Gianni Morandi cantò per i militari e i loro familiari durante la festa di Natale del 1967». Le parole di Rita Poma svelano il mistero che lo stesso Morandi aveva contribuito a infittire tre giorni fa postando questa fotografia in bianco e nero sul suo profilo Facebook, accanto a un appello piuttosto singolare: «In questa vecchia foto del 1968, si vedono facce di ragazze e ragazzi sorridenti che ascoltano una canzone. Dovremmo essere dalle parti di Bergamo, non ricordo bene dove. Chissà se c’è qualcuno tra loro che si riconosce e sa dov’era questo posto?». La prima a riconoscersi è stata ovviamente la signora Rita, che da tempo ormai vive in Sardegna insieme al figlio Igino, che quella foto è stato lui stesso a spedire il giorno prima in un messaggio privato proprio a Gianni Morandi. «È uno scatto che fa parte della mia vita – spiega Igino Caria – e che ho ritrovato circa due settimane fa tra le foto di mio padre. In quell’immagine ci sono entrambi, mamma e papà (lui è il signore con la cravatta scura accanto alla moglie Rita, ndr). A quell’epoca erano già sposati e abitavano nelle palazzine di via Giovanni Da Campione, dove vivevano le famiglie dei militari di stanza a Bergamo». All’epoca, Bertorio Caria era caporale maggiore alla caserma di via Suardi, dov’è rimasto fino al 1979.

Ma torniamo allo scatto che tanta curiosità ha suscitato sul web: il post ha accumulato 24mila like, oltre 1.500 commenti e 554 condivisioni. Qualcuno pare essersi riconosciuto, ma i ricordi più nitidi sono quelli di Rita Poma: «È stata una bella serata, la ricordo bene – dice –. Mi aspettavo di trovarmi di fronte ad un grande personaggio, invece ho visto un ragazzino piuttosto intimidito. Ha cantato alcuni dei suoi successi dell’epoca, io ricordo in particolare “Andavo a 100 all’ora” e “C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones”. Accanto a noi c’è un’altra coppia, probabilmente originaria di Lecce».

In provincia si è scatenata la ricerca delle altre persone presenti nella foto, «anche se – dice ancora Igino Caria – dovrebbero tutti ex militari, e relativi familiari, che a Bergamo vennero a fare il servizio di leva, proprio come Gianni Morandi, che restò in città solo pochi giorni, così mi diceva mio padre, prima di essere trasferito ad Arma di Taggia». Quella non fu l’unica sera in cui Morandi cantò per i militari di Bergamo. «Nel 1969 – dice ancora Caria – tornò per un concerto al Palazzetto dello Sport cui vennero invitati i militari delle caserme della città e anche in quella occasione i miei genitori erano presenti. Per noi resta un bellissimo ricordo di famiglia, anche se ai tempi non ero ancora nato. Abbiamo anche altre immagini di quella sera in caserma, un giorno senz’altro le ritroverò. Intanto c’è questa e non pensavo che avrebbe suscitato un interesse così grande, anche da parte dello stesso Morandi che, rispondendomi, ha dimostrato di essere la persona semplice e disponibile che tutti conosciamo».

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