Teatro Donizetti: cantiere fermo
A rischio anche la riapertura

Il direttore artistico Panigada: ci muoviamo in base ai decreti annullando o rinviando gli spettacoli. «Abbiamo bloccato la prossima Stagione già pronta».

Come tutti gli altri luoghi di aggregazione e di spettacolo anche i teatri hanno chiuso i battenti a causa dell’emergenza dovuta al coronavirus. Anche la Stagione della Fondazione Teatro Donizetti si è dunque dovuta fermare. Abbiamo cercato di fare un po’ il punto con Maria Grazia Panigada, direttore artistico delle Stagioni di Prosa e Altri Percorsi.

Maria Grazia Panigada, facciamo una fotografia dello stato delle cose. Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte (Prosa al Sociale) annullato, Anfitrione (Altri Percorsi) annullato, Macbeth (Altri Percorsi, al Creberg) annullato; mentre sono stati rinviati, per ora, «È bello vivere liberi» di Marta Cuscunà (Altri Percorsi) rinviato al 22 e 23 maggio, Romeo e Giulietta con Ale e Franz (Prosa al Creberg) rinviato al 28-31 maggio, Icaro di Daniele Finzi Pasca (Prosa al Sociale) rinviato al 2, 3 e 4 giugno; così come al momento rimangono in cartellone, in attesa di ulteriori disposizioni ministeriali: Se non posso ballare di Lella Costa (Prosa al Creberg), dal 16 al 19 aprile e L’amore è saltimbanco”(Altri Percorsi, al Sociale), 23 aprile.

«Allora, quello che si può dire, perché è la realtà, è che noi abbiamo degli impegni contrattuali, quindi gli spettacoli vengono via via annullati quando escono le ordinanze del Governo. Macbeth, per esempio, è stato annullato proprio perché è dentro nel periodo di chiusura totale. Quelli successivi, che all’inizio dell’emergenza abbiamo spostato, penso a Icaro per esempio, quelli li teniamo in stand by finché non esce un nuovo decreto, per ragioni contrattuali, ovviamente, perché fino a che non esce il decreto noi non possiamo dire alla compagnia di non venire, perché se no paghiamo tutta la penale. Allora l’idea era quella di salvare il più possibile proprio per salvaguardare sia la Stagione dei nostri abbonati ma anche il lavoro delle compagnie per cui abbiamo cercato di salvaguardare la Stagione fin dove era possibile. Ci muoviamo in base ai decreti, dopodiché il buon senso dice chiaramente che sarà davvero complicato riprendere un percorso che richiede la presenza in contemporanea di tante persone».

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