Da gennaio nella Bergamasca 162 morti per Covid, ma la letalità è crollata: i dati

Venerdì altri sette decessi nella Bergamasca, 77 in tutta la regione. Contagi ancora in calo. Fontana: tutti i parametri sotto la media nazionale.

Il virus ieri s’è portato via altre 7 vite in Bergamasca, e 77 nell’intera Lombardia. Lo stillicidio un poco s’attenua, rispetto agli ultimissimi giorni, ma sicuramente sarà l’ultimo a esaurirsi. Perché mentre i contagi hanno imboccato la decrescita e la pressione ospedaliera vive un lento ma costante allentamento, i decessi continuano a rappresentare la nota aspra. Dall’inizio del 2022 la Bergamasca ha registrato 162 morti per Covid, più di 4 al giorno in media, all’interno di un bilancio che sale a 2.412 vittime nell’intera Lombardia (69 al giorno in media).

La progressione – in cui si intrecciano gli effetti di Delta e Omicron – è tracciata dalla media mobile, cioè dall’indicatore che «anestetizza» le oscillazioni quotidiane e fornisce l’indicazione della tendenza al di là degli sbalzi giornalieri. In Bergamasca il 2022 si è aperto alla media mobile di un decesso giornaliero, ma già il 2 gennaio si è saliti a 2; poi a una media di 3 decessi dal 12 gennaio, a 4 dal 16 gennaio: dal 20 gennaio a oggi, poi, si oscilla a una media tra i 5 e i 7 decessi giornalieri. La Lombardia aveva iniziato l’anno a una media mobile di 24 decessi giornalieri, già l’11 gennaio è praticamente raddoppiata (47 decessi) e il 25 gennaio ha raggiunto una media di 90 decessi giornalieri; da quel momento è iniziata una lieve discesa che ha portato ieri a una media attorno a quota 76. I valori assoluti – a volte il dato quotidiano è influenzato da ritardi di comunicazione – descrivono le due giornate più nere: il 20 gennaio la Lombardia ha pianto 131 vittime di cui 15 in Bergamasca, poi lo scorso giovedì le vittime sono state 125 nella regione di cui 12 solo in Bergamasca. Si è però sensibilmente ridotta la letalità, cioè il rapporto tra il numero di positivi e le vittime causate dal virus. Allargando lo sguardo all’intera ondata, tra dicembre 2021 e ieri in Bergamasca si sono contati 112.393 casi e 188 morti (26 decessi a dicembre 2021 e appunto 162 da gennaio 2022): il tasso di letalità è così allo 0,17%, nella seconda ondata – quella paragonabile a livello di stagione – si era invece tra l’1 e il 2%: si è ridotta indicativamente di 10 volte. In Lombardia, da dicembre a ieri sono state oltre 1,2 milioni le infezioni e 3.121 i decessi: la letalità è allo 0,24%, nel periodo tra il 1° dicembre 2020 e il 4 febbraio 2021 era al 4% (un anno dopo si è ridotta di 17 volte).

Il calo dei contagi

La flessione dei contagi dura invece da ormai quasi un mese. Il record giornaliero in Bergamasca è rappresentato dalle 4.858 infezioni dell’8 gennaio, la media mobile ha toccato il valore massimo il 10 gennaio (3.721 casi); ieri, invece, di nuovi casi se ne sono contati 1.052 e la media mobile ora viaggia a 1.366 nuovi casi giornalieri (-63,3% rispetto al picco del 10 gennaio). La Lombardia ha osservato il record di contagi il 6 gennaio, 52.693 in 24 ore, e un picco di media mobile a quota 39.471 il 10 gennaio; ieri i nuovi casi sono stati 11.340 e la media mobile viaggia ora a 14.335 nuove infezioni quotidiane (-63,7% rispetto al picco). Rispetto al momento peggiore di questa ondata, i nuovi casi si sono ridotti di quasi due terzi. Frena anche il tasso di positività: ieri, con 133.783 tamponi analizzati, s’è attestato all’8,48%; il 7 gennaio si era al 24,91%.

Il fronte degli ospedali

Si allenta anche la morsa sugli ospedali. Ieri i pazienti nelle Terapie intensive lombarde sono scesi a 216, 2 in meno di giovedì: e in una settimana si sono ridotti del 14,29%. Anche nei reparti ordinari il calo non s’interrompe: i pazienti sono ora 2.814, 85 in meno di giovedì; in una settimana sono diminuiti dell’11,06%. In Bergamasca sono poco meno di 340 i degenti. Al «Papa Giovanni» si contano 134 ricoverati nei reparti ordinari (-3 rispetto a giovedì) e 16 in Terapia intensiva (dato invariato). Sono 65 (-1) i malati in cura all’Asst Bergamo Est: 14 a Seriate (di cui uno in Terapia intensiva), 33 acuti ad Alzano, 18 sub-acuti a Lovere. Le altre strutture avevano riferito negli ultimi aggiornamenti di una trentina di sub-acuti al Policlinico San Marco di Zingonia e 10 sub-acuti al Policlinico San Pietro (Istituto ospedalieri bergamaschi), 29 pazienti all’Humanitas Gavazzeni e 37 pazienti Covid sintomatici a Treviglio e 12 sub-acuti a Romano per l’Asst Bergamo Ovest.

Fontana: «Normalizzazione»

Intanto ieri la cabina di regìa dell’Istituto superiore di sanità e del ministero della Salute ha confermato la Lombardia in zona gialla anche per la prossima settimana. «Tutti i parametri sono inferiori alla media nazionale», ha rilevato il governatore lombardo Attilio Fontana: l’Rt lombardo per esempio è a 0,64, quello nazionale a 0,94. Così, Fontana ora chiede un’accelerazione sulla convivenza col virus: «Il grande senso di responsabilità dei lombardi e lo sforzo messo in campo da tutto il nostro sistema sanitario regionale per i vaccini ci ha permesso di arginare la quarta ondata. Ora serve una normalizzazione».

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