Venti negozi diventano «storici»
Ora nella Bergamasca sono 213

Dalla Regione il titolo a 5 attività in città e 15 in provincia. La più antica è il Panificio Alimentari Vitali, aperto dal 1890 a Sedrina.

Regione Lombardia riconosce 20 nuove attività storiche nella Bergamasca, che supera così le duecento unità, salendo a ben 213 riconoscimenti.

L’elenco regionale comprende in totale 2.234 imprese attive e solo nell’ultima tornata è cresciuto di 117 aziende, grazie a 65 negozi storici, 28 locali storici e 24 botteghe artigiane.

Le attività in città e provincia

Le cinque nuove attività riconosciute a Bergamo sono C&D Elettronica di via Oprandi, negozio e attività storica aperta a Bergamo nel 1980, Capra Gomme in via Borgo Palazzo, bottega e storica attività artigiana dal 1958, Cereria Pernici, negozio e attività storica di via Buratti dal 1973, Emmegi Contachilometri in via dell’Industria, bottega e attività artigiana storica aperta dal 1959 e Landisport di via XX settembre, negozio e attività storica dal 1975.

In provincia hanno ottenuto il prestigioso riconoscimento regionale il negozio e attività storica Scaini Calzature di Arcene, in attività dal 1969 e il panificio tradizionale Forza Rosario di Bottanuco, come bottega e attività artigiana storica dal 1981. A Calcinate sono stati premiati come locali e attività storiche il Bar 2000, operativo dal 1974 e il ristorante Amalfitano dal 1980, oltre al negozio e attività storica Dolce Età, in attività dal 1980. Caravaggio ha invece ottenuto il riconoscimento di negozio e attività storica con l’Antica macelleria Mezzanotte, aperta dal 1952. Dal 1968 è aperta a Fara Gera d’Adda la bottega e storica attività artigiana «Il salone di bellezza Maria Tibaldi acconciature estetica e barberia», mentre a Fonteno è stato segnalato come locale e attività storica il ristorante Panoramico, aperto nel 1967.

Il negozio e storica attività «Cantiere Tri Plok - tutto per la cantina» è operativo a Montello dal 1974, mentre l’attività di ristorazione Pizzeria Tre Corone di Nembro, premiata come locale e attività storica, serve i suoi clienti dal 1956.

A Sedrina è stato riconosciuto come negozio e attività storica il Panificio Alimentari Vitali, aperto addirittura nel lontano 1890. Completano l’elenco la pizzeria La Ruota, locale e attività storica, aperta a Selvino nel 1968, La Baitella di Songavazzo, locale e attività storica dal 1979, La Miniera Abbigliamento, negozio e storica attività dal 1978 a Treviglio e Alimentari Brissoni, negozio e attività storica a Villa di Serio dal 1927.

Sul territorio da almeno 40 anni

Il riconoscimento delle attività storiche e di tradizione viene concesso alle realtà caratterizzate dalla continuità nel tempo, per almeno 40 anni, della gestione, dell’insegna e della merceologia offerta, tenendo presente anche la collocazione in strutture di pregio e la conservazione di attrezzature e arredi storici. Le imprese riconosciute hanno la possibilità di partecipare a misure dedicate, come il bando «Credito ora» attivo fino al 3 maggio 2021, che concede contributi per l’abbattimento del tasso di interesse applicato ai finanziamenti di istituti di credito per operazioni di liquidità.

Le attività storiche riconosciute godono anche della visibilità grazie al sito dedicato attivitastoriche.regione.lombardia.it dove, per ogni negozio, locale e bottega artigiana, viene pubblicata una breve scheda descrittiva accompagnata dalle fotografie e dalle storie delle attività e delle famiglie che si sono succedute alla loro guida per diverse generazioni.

Regione Lombardia riconosce dal 2004 i negozi e locali storici. Nel 2019 è stata inoltre approvata una modifica alla legge regionale n. 6 del 2010, relativa al «Testo unico delle leggi regionali in materia di commercio e fiere», che ha incluso anche le botteghe artigiane nella rilevanza del patrimonio delle attività storiche, in modo da poterle sostenere in maniera più efficace.

«Anche quest’anno abbiamo riconosciuto nuove attività storiche lombarde – commenta Guido Guidesi, assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia -. Si tratta di realtà straordinarie che rappresentano un patrimonio economico e di tradizioni socioculturali dei nostri territori molto importante. È il saper fare lombardo, unico e incomparabile, che fa della Lombardia l’eccellenza nel mondo».

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