Parzanica, esplosioni nella miniera: sono i test per la frana, eseguite le prime 3 prove

Martedì 3 agosto sono state impiegate cariche da 2, 4 e 16 chili. Posizionati un geofono e un accelerometro. I risultati utili per decidere la messa in sicurezza.

Sono stati eseguiti martedì 3 agosto i primi tre test nella miniera Ca’ Bianca per valutare l’interferenza delle volate con l’esplosivo sul movimento franoso di Tavernola. Nei prossimi giorni saranno disponibili i risultati, da inviare poi al Servizio Ambiente, settore Miniere di Regione Lombardia e ai tre professori incaricati dello studio di approfondimento che sarà pronto presumibilmente tra la metà e la fine di settembre. Nicola Casagli dell’Università di Firenze, Antonio Crosta della Bicocca e Claudio Di Prisco del Politecnico di Milano sono stati infatti incaricati dalla Regione, ciascuno per le proprie competenze, della messa in sicurezza del movimento franoso del Monte Saresano di Tavernola, per la cui progettazione l’assessore regionale Pietro Foroni ha stanziato di recente 1 milione e mezzo di euro.

Tre le prove di ieri mattina, con cariche basse di esplosivo le prime due, rispettivamente di 2 e 4 chilogrammi, la terza invece di 16 chilogrammi normalmente utilizzata nell’attività estrattiva. Con la differenza che quando si estrae la marna le volate con 16 chili sono venti o trenta e quindi con l’impiego di un elevato quantitativo di esplosivo. Nessuno dei residenti di Parzanica, anche coloro che sono più vicini alla miniera fisicamente e in linea d’aria, hanno percepito il rumore.

Le prove sono state eseguite dalla ditta Edilmac dei fratelli Maccabelli di Gorle che gestisce l’attività estrattiva della marna per conto dell’Italsacci. Erano presenti per la società il direttore del cementificio di Tavernola Simone Cantiani, l’ingegnere minerario Laura Molini, il responsabile delle miniere del gruppo Nevio Crose, mentre per gli enti pubblici il geologo Sergio Santambrogio, coordinatore del monitoraggio, e il capogruppo di maggioranza del Comune di Tavernola Silvio Bonomelli.

«Oltre alle volate - spiega Santambrogio - sono stati posizionati dalla ditta SolGeo srl di Seriate due strumenti, un geofono e un accelerometro, all’interno dell’area mineraria per valutare sia l’accelerazione ovvero lo spostamento e la sensibilità sismica. La stessa ditta è stata incarica dalla società, in accordo con la Regione e l’équipe dei ricercatori, di monitorare con altri sei strumenti la frana e dintorni: partendo dal piede ce ne sono tre nel corpo di frana e tre immediatamente ai lati della stessa. Si tratta sempre di geofoni e accelerometri. Strumenti che consentono di registrare eventuali segnali dovuti alle volate se raggiungono l’area».

Monitoraggio da Vigolo

Da un mese e mezzo lungo la provinciale 78, all’apice della frana in località Squadre di Vigolo, è in funzione una particolare strumentazione. Come riferisce lo stesso Santambrogio, «si tratta di una catena di 75 inclinometri inseriti in un foro precedentemente realizzato. Distano un metro uno dall’altro e sono dotati anche di accelerometri. Permettono di misurare sia lo spostamento del corpo di frana alle varie profondità sia di individuare la superficie di taglio principale collocata tra 25 e 35 metri di profondità e tramite gli accelerometri misurare piccolissime deformazioni dovute ad assestamenti della frana ed anche gli effetti delle volate realizzate in mattinata, se significativi».

Intanto i dati attuali dicono che la frana, nonostante il maltempo di queste settimane, è in progressivo rallentamento, tra 1 millimetro e 0,5 al giorno, e quindi si è comunque in fascia bianca al di sotto del livello di allerta.

«Una volta avuti i primi dati - conclude il geologo - se positivi nel senso che non interferiscono con la frana, la cementeria potrà riavviare l’impianto del forno alimentato con il materiale già disponibile presso la miniera, in loco dal 22 febbraio quanto fu chiusa. Una volta liberati i fronti di scavo, si procederà ad una volata con lo stesso quantitativo di esplosivo utilizzato normalmente nei 20/30 fori. Test che dovrebbe essere eseguito a fine agosto».

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