Era a caccia quando è caduto lungo il pendio
La tragedia davanti all’amico e alla moglie

Luigi Belotti, 71 anni di Cenate Sopra, era con un amico tra la cima Benfit e il monte Avert a 1.500 metri. La donna l’ha visto inciampare: è scivolato per circa 200 metri lungo un ripido pendio. Erano a caccia di ungulati.

Un volo di 200 metri dopo essere inciampato sotto gli occhi della moglie, che era a pochi metri di distanza. È morto così Luigi Belotti, 71 anni, di Cenate Sopra, domenica pomeriggio tra la cima Benfit e il monte Avert, a 1.500 di quota, nel territorio di Gromo. La coppia era in compagnia di un amico: anche lui ha assistito alla tragedia. Domenica sera non c’era ancora conferma ufficiale, ma pare che i due uomini, seguiti a distanza dalla moglie della vittima, fossero impegnati in una battuta di caccia agli ungulati, aperta il 17 agosto scorso.

Belotti era già salito in zona giovedì scorso, per un sopralluogo con l’amico, che fungeva da accompagnatore, figura obbligatoria per la caccia a cervi, camosci e caprioli. Ci è tornato domenica con la moglie e lo stesso accompagnatore.

Intorno alle 17,40, il 71enne stava percorrendo un ripido pendio erboso, l’amico era poco distante, mentre la moglie era più in basso. La donna ha comunque visto tutto. L’uomo è inciampato, battendo il capo a terra e cominciando a rotolare lungo la scarpata per 200 metri. È morto all’istante. La consorte e l’accompagnatore lo hanno più volte chiamato dall’alto per capire se era ferito ma vivo, ma Belotti non ha mai dato risposta. Così i due sopravvissuti hanno lanciato l’allarme, telefonando al 112.

Dall’ospedale Papa Giovanni di Bergamo è decollato l’elicottero del 118, che ha raggiunto il punto in cui il cacciatore era precipitato. Zona impervia, tanto che il medico s’è dovuto calare con il verricello. Ma non ha potuto far altro che constatare il decesso di Belotti. A questo punto, visto che per il 71enne non c’era più nulla da fare e che la moglie era sotto choc e in quelle condizioni avrebbe rischiato durante una eventuale discesa a piedi verso valle, l’equipaggio del velivolo e gli uomini della VI Delegazione orobica del Soccorso alpino hanno deciso di fare due viaggi, dando la precedenza alla donna. La moglie è stata recuperata ed è stata fatta salire a bordo dell’elicottero, mentre l’accompagnatore si avviava verso valle a piedi per recuperare il fuoristrada che i tre avevano parcheggiato prima di intraprendere la salita.

L’elicottero è atterrato agli Spiazzi di Gromo, dove la signora è stata sbarcata e dove è rimasta ad attendere la salma, in compagnia dei premurosi volontari del Soccorso Alpino che l’hanno sempre assistita, fornendole conforto. Il velivolo del 118 è poi ridecollato per raggiungere il punto dove si trovava il corpo di Belotti. Il cadavere è stato recuperato e trasportato agli Spiazzi di Gromo e da qui nella camera mortuaria del cimitero del paese.

Il magistrato di turno ha concesso il nulla osta alla sepoltura dopo aver appreso la ricostruzione fatta dai carabinieri della compagnia di Clusone. Dalle notizie e dalle testimonianze raccolte dai militari e da un primo esame esterno del cadavere, non risultavano infatti elementi per poter pensare ad altro che non fosse una tragica fatalità. In serata i familiari di Luigi Belotti hanno provveduto a raggiungere gli Spiazza di Gromo. Il 71enne abitava a Cenate Sopra da pochi anni. La data dei funerali non è stata ancora fissata.

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