Caro energia, a Castione si celebrano le Messe feriali a lume di candela

Bollette. Don Pellegrini: spese cresciute, così si recupera il modo tradizionale di vivere l’Eucaristia. A Colzate le funzioni in oratorio. Nembro cambia orari per contenere i costi.

L’aumento vertiginoso dei costi energetici si fa sentire anche per le parrocchie. E c’è chi corre ai ripari rivedendo le proprie attività nel tentativo di tagliare i consumi. A Castione, Bratto e Dorga il parroco don Stefano Pellegrini ha deciso di ridurre in maniera drastica l’illuminazione nelle chiese. «Abbiamo avuto le prime avvisaglie sugli aumenti delle bollette elettriche – spiega don Stefano -. Nelle scuole dell’infanzia della nostra associazione, per esempio, la bolletta del gas metano tra il primo semestre del 2021 e lo stesso periodo del 2022 è passata da 24.303 euro a 41.809 euro». Già negli scorsi anni sono state intraprese strategie di risparmio. «Negli edifici parrocchiali e nelle scuole dell’infanzia la notte non si illumina nulla; nelle chiese e non solo da anni abbiamo iniziato a sostituire le luci con i led; per gli allenamenti nel campo di calcio ho chiesto sin da subito di ridurre almeno di un terzo l’illuminazione». E per i prossimi mesi arriveranno misure più ingenti. «Nelle Messe feriali teniamo le luci delle chiese spente – spiega don Stefano -. Recuperiamo il modo tradizionale di vivere l’Eucaristia: per 16 secoli c’era solo qualche candela attorno all’altare, che garantiva al prete di poter leggere, mentre i fedeli rimanevano nella penombra naturale. In questo modo viene risaltato il centro: il tabernacolo e la celebrazione». Nelle Messe festive qualche luce verrà accesa. «Saranno ridotti i punti luce: in ogni sacrestia abbiamo indicato quali devono essere accesi, saranno dimezzati. Torneremo a vedere tutte le luci accese solo nella Messa della notte di Pasqua». Questo ha reso necessario anche il cambiamento d’orario di alcune celebrazioni, così da poter sfruttare maggiormente la luce naturale.

«Dalla scorsa settimana abbiamo anticipato di un’ora le Messe feriali del pomeriggio: a Dorga alle 16 anziché alle 17 e a Castione alle 17 anziché alle 18. Si tratta degli orari che entrano in vigore di solito con il passaggio all’ora solare. Inoltre a novembre la Messa celebrata nel santuario di Lantana il venerdì alle 20.30 sarà anticipata al pomeriggio». Resta confermato il luogo delle celebrazioni. «Già negli scorsi anni a Dorga le Messe feriali d’inverno sono celebrate nel salone sotto l’asilo: uno spazio già riscaldato, che permette di tenere il riscaldamento spento in chiesa. A Castione le Messe feriali sono nella chiesetta di San Rocco, molto più piccola. A Bratto nella parrocchiale c’è il riscaldamento a pavimento, che viene tenuto più alto nei primi banchi, così che le persone possano sedersi qui e avere un po’ più caldo». E non è finita qui. «Di solito accendevamo il riscaldamento a inizio novembre, quest’anno attenderemo qualche settimana in più – spiega don Stefano -. Accelereremo la sostituzione delle luci a led».

Tanti parroci si stanno interrogando su scelte simili di risparmio. Qualcuno, invece, ha già preso decisione, come a Colzate, dove il parroco don Paolo Biffi ha scelto di celebrare le Messe feriali nel salone dell’oratorio per il periodo invernale. «In chiesa nei prossimi mesi ci saranno dei lavori sulle facciate – spiega don Biffi -. Quando dovremo accendere il riscaldamento ci sposteremo in oratorio per contenere i costi». A Nembro, invece, è già stato deciso lo spostamento dell’orario di una Messa festiva. «La celebrazione delle 7 verrà posticipata alle 7.30 e spostata nella chiesa di Santa Maria – spiega il parroco don Antonio Guarnieri –. In questo modo l’accensione del riscaldamento in plebana sia ritardato di un paio d’ore».

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