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Rigenerazioni urbane che uniscono sostenibilità e bellezza, rigore tecnico e attenzione per le persone

Nata a Bergamo nel 2019, Macos è oggi protagonista della rigenerazione urbana in Lombardia. Coniuga sostenibilità e bellezza, rigore tecnico e attenzione per le persone, restituendo valore agli edifici esistenti. Oltre 150 dipendenti, 2.000 collaboratori e 249 milioni di fatturato nel 2025: una realtà che unisce qualità, innovazione e cura, trasformando ogni cantiere in un laboratorio di futuro.

Bergamo è una terra dove il costruire ha sempre avuto il sapore di una promessa. Tra i colli e la pianura, l’edilizia non è solo mestiere ma parte di una cultura fatta di concretezza e ingegno. È in questo contesto che nasce Macos, un’impresa giovane e già protagonista della nuova stagione della rigenerazione urbana in Lombardia. Dietro ogni suo intervento c’è una visione chiara: non lasciare che gli edifici invecchino nell’indifferenza, ma restituire loro valore e funzione, con un’attenzione speciale a chi li abita. In cinque anni, Macos ha trasformato cantieri in laboratori di sostenibilità e innovazione, portando un modo diverso di costruire: tecnico, rigoroso e al tempo stesso profondamente umano.

Radici bergamasche, sguardo al futuro

A Castelli Calepio, lungo la valle che unisce Bergamo al Basso Sebino, la sede di Macos è un luogo dove idee e progetti si intrecciano ogni giorno. Fondata nel 2019 da Marius Neagu e Andrei Strugari, l’azienda si è affermata come una delle realtà più dinamiche del settore. «Costruire o riqualificare non è mai solo una questione tecnica - spiega Neagu - ma un atto di responsabilità verso il territorio e le persone che lo vivono». Una filosofia che ha fatto della rigenerazione il cuore pulsante dell’attività, traducendo in pratica il principio di costruire valore rigenerando l’esistente. Ogni progetto è pensato per restituire sicurezza, comfort ed efficienza, riducendo l’impatto ambientale e migliorando la qualità della vita quotidiana.

La forza della rigenerazione

L’approccio di Macos si fonda su una visione circolare dell’edilizia: non più consumo di suolo e nuove costruzioni, ma riuso intelligente del patrimonio esistente. Cappotti termici, facciate ventilate, coperture efficienti, impianti fotovoltaici di nuova generazione: soluzioni tecniche che diventano strumenti per una trasformazione più ampia, capace di cambiare il volto dei quartieri e delle città. «Innovare significa portare qualità e sicurezza dove le persone vivono ogni giorno», afferma Neagu. Ed è proprio in questa capacità di unire sostenibilità e bellezza, rigore tecnico e attenzione per le persone, che Macos ha trovato la propria cifra.

Una rete di competenze e fiducia

L’impresa bergamasca oggi conta oltre 150 dipendenti e una rete di circa 2.000 professionisti esterni tra tecnici, artigiani e maestranze specializzate. È una filiera integrata che consente di affrontare anche i cantieri più complessi, grazie a una gestione coordinata e a un controllo di qualità costante. Ogni intervento viene seguito in tutte le sue fasi - progettazione, direzione lavori, sicurezza, consegna - con la precisione che è diventata il marchio di fabbrica dell’azienda. Nel 2025, Macos ha raggiunto un fatturato di 249 milioni di euro, confermando una crescita costante e una solidità riconosciuta dal mercato. A garantirla ci sono anche le principali certificazioni del settore: ISO 9001 per la qualità, ISO 45001 per la sicurezza, SOA per i lavori pubblici e UNI CEI 11352 per la gestione efficiente dell’energia. Standard che non sono solo sigle, ma un modo per rendere tangibile la fiducia costruita nel tempo con clienti e istituzioni.

Cantieri che raccontano la città

La visione di Macos si traduce nei cantieri, luoghi concreti in cui la rigenerazione prende forma. Tra i più emblematici c’è quello di Pieve Emanuele, alle porte di Milano: oltre 1.000 unità abitative riqualificate in un grande complesso residenziale degli anni Settanta e Ottanta. Qui l’azienda ha realizzato un intervento a 360 gradi, dal consolidamento antisismico alla sostituzione degli infissi, dall’isolamento termico alla posa di un impianto fotovoltaico da 800 kW. I lavori si sono conclusi in anticipo, senza interrompere la vita quotidiana del quartiere. «Quel cantiere rappresenta la nostra idea di rigenerazione: restituire valore a ciò che esiste, rendendolo più sicuro, sostenibile e bello», racconta Neagu. È un esempio di come la tecnica possa incontrare la sensibilità sociale, migliorando concretamente la vita di centinaia di famiglie.

Dove si costruisce la cura

Accanto al residenziale, Macos ha esteso la propria esperienza anche al mondo sociosanitario, un ambito in cui la sicurezza e il comfort diventano valori essenziali. Gli interventi realizzati nelle Residenze Sanitarie Assistenziali di Nave, Sant’Angelo Lodigiano, Castelverde, Sospiro e Lodi hanno interessato la messa in sicurezza strutturale, l’efficientamento energetico e l’adeguamento impiantistico, garantendo continuità dei servizi durante i lavori. In questi luoghi della fragilità, la rigenerazione assume un significato ancora più profondo: restituire dignità e serenità agli spazi della cura. «Dietro ogni edificio rinnovato ci sono persone che lavorano con passione per migliorare la vita degli altri», sottolinea Neagu.

Una cultura del fare sostenibile

Formazione, sicurezza e aggiornamento continuo sono il cuore della cultura aziendale. Macos investe nelle proprie persone, convinta che la qualità di un cantiere nasca prima di tutto da chi lo costruisce. L’efficienza organizzativa, la logistica curata, la capacità di coordinare più interventi contemporaneamente sono diventati tratti distintivi di un modello bergamasco che guarda lontano. «Bergamo ci ha insegnato che costruire bene significa costruire per le persone», conclude Neagu. Oggi, dai colli al capoluogo, dai paesi industriali alle città lombarde, il nome Macos racconta un’Italia che sa rigenerarsi senza rinnegare le proprie radici: un passo alla volta, un edificio dopo l’altro.

Uno spirito tutto orobico

Ogni volta che un vecchio palazzo torna a nuova vita, ogni volta che un quartiere ritrova luce e sicurezza, lì c’è un pezzo di quel modo bergamasco di intendere il lavoro: concreto, silenzioso e tenace. È lo stesso spirito che anima Macos, un’impresa che ha saputo trasformare la tecnica in visione e il cantiere in strumento di cambiamento. Perché costruire bene - oggi più che mai - significa costruire futuro.

Sito web: macossrl.it

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