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Da Invitalia incentivi a startup, giovani e donne: spazio anche alle imprese straniere

Articolo. Incentivi ai giovani fra 18 e 35 anni e le donne che vogliono diventare imprenditori, un bando per sostenere la nascita di startup innovative. Erano 180 gli iscritti al nostro webinar gratuito.

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Erano oltre 180 gli iscritti al nostro webinar gratuito nel quale sono stati presentati gli incentivi riservati ai giovani fra 18 e 35 anni oppure alle donne che vogliono diventare imprenditori e un bando per sostenere la nascita di startup innovative.

All’appuntamento in programma per giovedì, 20 maggio gli esperti di Europartner hanno illustrerato con l’ausilio di slide i bandi proposti da Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, società partecipata al 100% dal Ministero dell’economia e delle finanze.

Il dettaglio dei due bandi proposti da Invitalia

Il primo argomento è stato “ON - Oltre Nuove imprese a tasso zero”: si tratta dell’incentivo per i giovani fra i 18 e i 35 anni e le donne che vogliono diventare imprenditori. Le agevolazioni sono valide in tutta Italia e prevedono un mix di finanziamento a tasso zero e contributo a fondo perduto per progetti d’impresa con spese fino a 3 milioni di euro, che può coprire fino al 90% delle spese totali ammissibili.

Le aziende finanziabili sono le più disparate, dal bar alla grande fabbrica con progetti di investimento fino a 1,5 milioni di euro per realizzare nuove iniziative o sviluppare attività esistenti nei settori manifatturiero, servizi, commercio e turismo.

Il secondo tema del webinar è stato invece “Smart&Start Italia”, un l’incentivo che sostiene la nascita e la crescita delle startup innovative. Finanzia progetti compresi tra 100.000 euro e 1,5 milioni di euro. È destinato a startup innovative di piccola dimensione, costituite da non più di 60 mesi, oppure a team di persone fisiche che vogliono costituire una startup innovativa in Italia, anche se residenti all’estero, o cittadini stranieri in possesso dello “startup Visa”, perfino a imprese straniere che si impegnano a istituire almeno una sede sul territorio italiano. I finanziamenti sono in parte a fondo perduto.

I nostri approfondimenti

Alle iniziative dei giovani e alle startup innovative abbiamo dedicato nelle scorse settimane una serie di approfondimenti. In questo articolo abbiamo parlato per esempio del fenomeno delle startup, della loro diffusione in Bergamasca e in Italia, delle agevolazioni concesse a queste iniziative, raccogliendo anche la testimonianza di chi ne ha costituita una di successo.

In un secondo approfondimento, che trovate qui, abbiamo spiegato quali sono i requisiti minimi per poter avviare una startup oltre che della finanza agevolata, che è una grande occasione per accelerare la crescita di una nuova iniziativa.

Qui invece, col contributo anche dell’Università di Bergamo, dell’incubatore d’impresa della Camera di Commercio e col le testimonianze di alcuni imprenditori abbiamo approfondito il fenomeno delle startup che hanno dimostrato di essere un volàno per l’economia in generale, in particolare in terra bergamasca.

Spazio anche alle imprese straniere o ai cittadini stranieri

Il bando Smart&Start Italia - di cui si parlerà nel corso del webinar - finanzia le startup innovative costituite da non più di 60 mesi e iscritte alla sezione speciale del registro delle imprese.
Si può chiedere un finanziamento per startup innovative di piccola dimensione, costituite da non più di 60 mesi, per i team di persone fisiche che vogliono costituire una startup innovativa in Italia, anche se residenti all’estero, o cittadini stranieri in possesso dello “startup Visa”, oppure anche per imprese straniere che si impegnano a istituire almeno una sede sul territorio italiano.

Questo ci fornisce l’occasione per raccontare anche di un’azienda che ha sede in Turchia, un pezzetto di Bergamo nella penisola anatolica. Si chiama Noor Technology ed è stata fondata dal bergamasco Giuliano Regonesi, che è coadiuvato dal figlio Giuliano e che conserva della società ma maggioranza assoluta.

 

Noor, in antico persiano significa “luce”, “splendente”, come l’effetto visivo, ma anche ambientale, che le lampade a led costruite da questa azienda producono. Nel 2019, quando ancora non si parlava di pandemia e Covid questa startup prendeva vita.

Produce dispositivi che rilasciando raggi ultravioletti (raggi UV-C) eliminano virus e batteri presenti naturalmente nell’aria. L’azienda - circa 150 dipendenti nella sua sede di Istambul - è in costante espansione e ha depositato brevetti e certificazioni per la realizzazione di prodotti mirati a soddisfare le esigenze di sicurezza. Secondo i dati forniti dall’azienda la sanitizzazione tramite raggi UV-C comporta l’eliminazione del 99% dei batteri e la conseguente protezione dell’individuo e dell’ambiente circostante, senza creare resistenze, al contrario degli agenti chimici.

Noor - un esempio di come si possa crescere anche fuori dai confini del nostro Paese - è partita con investimenti personali e collaborazioni con l’università turca, cui si sono aggiunti finanziamenti che l’hanno aiutata a crescere e consolidarsi, ma è alla ricerca di opportunità che le consentano di svilupparsi ulteriormente. In Italia c’è una società collegata che si occupa della vendita.

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