Le passeggiate proposte dal Cai
Si va al Rifugio Gherardi

Semplice e piacevole escursione sui prati che, senza alcuna particolare difficoltà, ci porta ai Piani dell'Alben, in Val Taleggio, dove si trova il Rifugio Gherardi. Dal Rifugio, per chi volesse sono possibili diverse ascensioni alle cime che lo circondano.

Semplice e piacevole escursione sui prati che, senza alcuna particolare difficoltà, ci porta ai Piani dell'Alben, in Val Taleggio, dove si trova il Rifugio Gherardi. Dal Rifugio, per chi volesse sono possibili diverse ascensioni alle cime che lo circondano, quali il Monte Venturosa (m. 1999 s.l.m.), il Monte Aralalta (m. 2008 s.l.m.) e il Monte Sodadura (m. 2010 s.l.m.), sempre informandosi preventivamente presso il gestore per la percorribilità e la difficoltà del percorso.

Da Bergamo, seguendo la strade per la Val Brembana, si raggiunge S. Giovanni Bianco dove si imbocca a sinistra la Provinciale della Val Taleggio. Particolarmente interessante il primo tratto della Val Taleggio, dove si attraversa uno spettacolare Orrido scavato nella roccia dal torrente Enna. Si giunge così a Sottochiesa dove si svolta a destra in direzione di Pizzino e si prosegue (indicazioni per il Rifugio Ghepardi) sino ad arrivare alla Località Quindicina, piccolo gruppo di baite risistemate, dove si lascia l'auto.

Sulla sinistra, di fianco ad una casa, parte il sentiero con il segnavia n. 120 che ci condurrà al Rifugio, che inizia inoltrandosi all'ombra dei noccioli e successivamente ci conduce in un bosco di faggi (segnavia bianco-rosso). Usciti dal bosco il sentiero segue a mezza costa i prati. È possibile incamminarsi anche lungo il sentiero che aggira la casa e risale a mezza costa per prati verso una baita abbandonata, superata la quale, un breve zig-zag abbastanza ripido (pochi metri) ci riporta sul tracciato principale.

Proseguendo, il percorso ci porta ad una svolta a destra e ci immettiamo su un ampio conca prativa in direzione di una baita bianca che scorgiamo al fondo: Baita Foppa Lunga (m. 1506 slm). In prossimità della baita il sentiero piega a destra ed inizia a salire e, in circa una ventina di minuti, si giunge alla cima i di un dosso da dove si può scorgere dapprima la bandiera del Gherardi, immediatamente seguita dalla vista del rifugio.

Attraversato il pianoro siamo finalmente alla nostra meta, pronti a gustarci una giornata di relax sull'assolato prato, circondati da un panorama che in una giornata limpida ci permette di osservare il Resegone da un lato e diverse vette alpine dall'altro. Nei pressi del rifugio non è difficile scorgere qualche simpatica marmotta. Per chi volesse è possibile tornare a Quindicina con un giro ad anello, scendendo, anziché dal percorso di salita, da una comoda sterrata (usata anche per servizio dal rifugio) che comodamente ci riconduce all'auto; la strada la si vede già dal rifugio nei pressi di una pozza poco sotto lo stesso.

Scarica l'allegato e stampa la scheda del percorso studiata dal Cai di Bergamo

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