Continua l’ Orobie Film Festival
Mercoledì si vola in Pakistan

Orobie Film Festival continua mercoledì 22 gennaio alle 20,30 (ingresso gratuito) con una serata speciale dedicata al Comitato Ev-K2-Cnr durante la quale verrà presentato, a cura di Maurizio Gallo e Michele Cucchi, il progetto «Concordia Rescue Team», il primo gruppo di soccorso alpino in Pakistan.

In barca a vela intorno alle isole Svalbard e alle coste della Groenlandia, un ricercatore di erbe officinali che si improvvisa archeologo scoprendo i reperti di piante fossili più antichi del mondo, un villaggio sospeso a 4.000 metri di altitudine in Himalaya, nella regione del Ladakh: sono questi gli argomenti dei tre interessanti documentari presentati lunedì sera all’Auditorium di piazza della Libertà, da «Off – Orobie Film Festival – Festival internazionale del documentario di montagna», che è entrato nel vivo delle sue proiezioni che si concluderanno sabato con il Gran galà della montagna.

Autodidatta «laureato» in natura, definito come «l’uomo delle selve», Ferruccio Valentini, detto «Fèro», è il protagonista del documentario «Lo spirito libero del bosco» di Enrico Costanzo, che è stato proiettato, alla presenza del protagonista, lunedì sera all’Orobie Film Festival. Qui il «barbuto di Tenno» viene ripreso mentre si dedica alla raccolta di erbe, funghi, resina dagli alberi, mele, che poi trasforma in unguenti, succhi, pozioni e lozioni curative che solo le sue sapienti mani e la sua lunghissima esperienza e vastissima cultura della materia gli permettono di realizzare. Vero e proprio custode del bosco, Valentini ci mette in guardia, dal suo osservatorio privilegiato nelle Dolomiti di Brenta, sullo stato di estremo degrado cui anche il paesaggio più apparentemente incontaminato sta andando incontro per conto della scellerata mano dell’uomo. A Valentini è anche stato dedicato il volume «Fèro, l’uomo dei boschi» dello scrittore e naturalista altoatesino Michael Wachtler, edito da Athesia di Bolzano.

«A Nord perché» di Carlo Gabasio ha raccontato, invece, di un viaggio in barca a vela intorno alle coste groenlandesi, mentre una voce fuori campo descrive i pensieri dei protagonisti che si interrogano sul significato del loro girovagare.

«Le village sospendu» di Véronique, Anne e Erik Lapied ci ha portati in un mondo dove la vita è veramente «sospesa», come il villaggio in cui è ambientata. In condizioni climatiche spesso proibitive, senza strade, elettricità e tutte le comodità che a noi sembrano normali, a 4.000 metri la piccola comunità vive da sempre delle piccole, grandi conquiste giornaliere in un luogo dove per trasportare qualsiasi cosa ci vogliono settimane di cammino. Eppure nessuno rinuncia all’educazione, ad andare a scuola, a percorrere strade impervie per raggiungere i propri sogni.

Orobie Film Festival continua mercoledì 22 gennaio alle 20,30 (ingresso gratuito) con una serata speciale dedicata al Comitato Ev-K2-Cnr durante la quale verrà presentato, a cura di Maurizio Gallo e Michele Cucchi, il progetto «Concordia Rescue Team», il primo gruppo di soccorso alpino in Pakistan, realizzato sul ghiacciaio del Baltoro. Seguiranno la proiezione del film olandese «Balance» (nella foto), «La leggenda del cane selvaggio» e «Dolomiti di Brenta – Emozioni naturali» di Massimiliano Sbrolla, un’incursione nell’incontaminato paesaggio del Parco nazionale delle Dolomiti bellunesi. Un mondo nascosto e selvaggio che riserva, ancora oggi, le stesse sorprese provate dai primi scopritori.

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