Ditelo con i fiori (e non solo)
Fino a domenica c’è Orticolario

Non è una mostra di fiori, non è un mercato di piante rare ma una contaminazione, riuscita, tra arte, landscape design, botanica e architettura.

Senza dimenticare i corsi pratici con gli esperti su come curare il roseo o l’orto e mini laboratori per i più piccoli. Tutto questo è Orticolario, la rassegna dedicata alla passione per il giardino che torna nel parco di Villa Erba, a Cernobbio sul lago di Como,fino a domenica 2 ottobre (dalle 9 alle 19,30). Simbolo di questa edizione è l’anemone, il fiore del vento, che vanta oltre 120 specie, visibile a Orticolario in 20 varietà autunnali. Il “sesto senso” – il risveglio – che immerge l’uomo nel dialogo con la natura è, invece, il fil rouge dei tanti eventi in programma .

Passeggiando tra gli allestimenti floreali nello splendido parco affacciato sul lago, visitando la storica villa dove amava passare il tempo Luchino Visconti e gli stand al coperto, si scoprirà qualcosa di nuovo, un fiore mai visto e odorato, un colore inedito tra i mille che la natura offre.

L’importante non avere fretta perché Orticolario bisogna goderselo fino in fondo, passeggiando con calma lasciandosi trasportare dalla curiosità. Citazione doverosa per le installazioni artistiche nelle ali e nel padiglione centrale dell’area espositiva dove l’allestimento, «Kosmos» quest’anno è firmato dal paesaggista Vittorio Peretto: una rappresentazione sognante del cosmo con vetro, specchi, visioni che partono da un grande manto erboso con felci, anemoni e betulle. Tra i nuovi vivaisti, Pépinieres Figoli dalla Provenza, coltivatore di oltre cento varietà di piante di fico. Per chi segue le nuove tendenze nell’allestimento dei giardini, puntata obbligatoria allo spazio di Green Service (Venezia) con la sua collezione di graminacee ornamentali d erbacee perenni, Taxus e carpini a spalliera.

Impossibile tornare a casa a mani vuote: anche solo una piantina o un’idea per arredare l’angolo preferito del giardino. Tra le curiosità in mostra, «Sofia», la grande tartaruga in acciaio cor-ten, progettata e realizzata da Francesco Mazzola (iFlame di Capriate San Gervaso, Bg) dal carapace interamente ricoperto da un fitto tappeto di «Dymondia margaretae», tappezzante sudafricana dal fogliame grigio nella parte superiore e argento in quella inferiore.

La rappresentanza bergamasca si completa con «Flora import Olanda» (Bonate sotto) con i suoi bulbi, cormi, tberi e rizomi; Caterina Lecchi (Brembate) con i suoi gioielli di seta e materiali naturali; Cristina Caffi (Fino del Monte) produttrice di abbigliamento tradizionale, in fibre naturali e biologiche.Zanetti (Bergamo) esporrà, invece, la propria produzione di altoparlanti isodinamici planari. La rivista «Orobie» è, invece, media partner della manifestazione.

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