A caccia di reti killer nel lago
Ricordando Lorenzo - Video

Ancora reti killer nel Sebino. E ancora un’altra giornata per recuperarle per poi affidarle alla Polizia provinciale che le distruggerà.

Nella mattinata di sabato 5 dicembre la ricognizione su una rete abbandonata nella zona del Corno di Predore, poco prima della galleria verso Tavernola, mentre sabato 12 dicembre tre gruppi di sommozzatori si immergeranno proprio a Tavernola per tirare a riva un «tencaro» abbandonato nello specchio d’acqua antistante l’abitato. «Se nel corso dell’operazione di mappatura in programma sabato 5 verrà confermata la presenza di una rete abusiva al Corno, che era stata vista nel corso di altre immersioni nelle scorse settimane, sabato prossimo si procederà a recuperare anche questa» spiega Diego Nolli.

Nolli è comandante della Guardia costiera ausiliaria in servizio sul Sebino. Associazione che, in occasione della posa della targa nel ricordo della morte di Lorenzo Canini, il sub annegato lo scorso gennaio al largo di Tavernola, aveva chiesto di poter coordinare gruppi di sommozzatori volontari che si impegnassero nel recupero delle reti killer: proprio in una di queste il sub di Ponteranica era rimasto impigliato, perdendo la vita. «D’accordo con la Polizia provinciale - spiega Nolli - abbiamo pensato di avviare una campagna per cercare di recuperare le reti abbandonate dai bracconieri: prima i sub le mappano per verificare dove sono posizionate, poi mettiamo in calendario le operazioni per raccoglierle e distruggerle. C’è stata una corale risposta da parte di diverse associazioni di sommozzatori. Sono operazioni complesse in cui il rischio c’è, per questo nonostante si tratti di sub tutti molto preparati e attrezzati, noi e la polizia provinciale faremo da supporto per contribuire a far si che non accada nessun incidente».

A immergersi per localizzare la rete abusiva nella zona del Corno sarà l’associazione Mediterraneo, mente sabato prossimo, dalle 13,30 a Tavernola, dove ci sarà da recuperare una rete abusiva di circa 70 metri di lunghezza, saranno insieme i gruppi La Maridiana, Ncd e Htt. A quest’ultimo gruppo era iscritto anche Canini ed erano stati i suoi compagni di immersione, insieme alla moglie e ai suoi parenti, a organizzare la posa della targa per ricordare la tragedia in cui Lorenzo aveva perso la vita a inizio anno. Il tencaro in cui era rimasto impigliato era alla deriva a una trentina di metri dalla sponda di Tavernola, non distante da dove è stato visto quello che si tenterà di recuperare sabato prossimo.

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