Agenti querelati per gli scontri
al presidio antifascista di Lovere

È stata depositata venerdì mattina 3 giugno alla Procura della Repubblica di Bergamo una querela per procurate lesioni nei confronti degli agenti del reparto mobile della polizia di Stato che lo scorso sabato erano presenti a Lovere, nel corso del presidio organizzato per il ricordo dei morti della Tagliamento.

A presentare la denuncia, Rifondazione comunista che ha reso nota la decisione all’entrata del Tribunale di via Borfuro a Bergamo, alla presenza di Ezio Locatelli della segreteria nazionale e di Francesco Macario, segretario provinciale di Rifondazione comunista, rimasto ferito sabato pomeriggio durante alcuni momenti di tensione. «La nostra dimostrazione si stava sciogliendo - ha sottolineato Macario - quando alcuni agenti hanno prima colpito me in pieno volto con un manganello e, successivamente, un 70enne di Cividate Camuno e un 30enne di San Paolo d’Argon».

Sono fatti gravissimi, prosegue Locatelli, «perché nessuno di noi ha alzato i toni e soprattutto le mani. Il nostro presidio contro il raduno fascista era assolutamente tranquillo e all’improvviso ci siamo trovati in mezzo a questa carica ingiustificata e violenta». Tutto ciò è inaccettabile, ha dichiarato Locatelli, «manifestazioni di questo genere dovrebbero essere vietate per principio e per i gravi episodi di violenza da parte delle forze dell’ordine. Rifondazione comunista andrà fino in fondo. Non ci faremo intimorire».

La replica da parte del questore di Bergamo non si è fatta attendere: «I fatti successi a Lovere sono noti a tutti - ha detto Girolamo Fabiano -. Non voglio entrare in merito con commenti politici, ma intendo sottolineare che se i dimostranti non avessero alzato la tensione i nostri uomini non li avrebbero mai toccati».

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