Autopsia sull’albanese travolto a Villongo
«Non è stato schiacciato»

L’autopsia eseguita sul corpo dell’albanese di 43 anni investito lunedì a Villongo dalla bibliotecaria che gli stava sfuggendo dopo essere stata minacciata e ferita con un coltello, confermerebbe la ricostruzione fornita dalla donna.

L’esame è stato effettuato venerdì scorso dall’anatomopatologo Matteo Marchesi all’ospedale Papa Giovanni XXIII, su incarico del pm Gianluigi Dettori che coordina le indagini dei carabinieri. Secondo una prima analisi le lesioni riscontrate sul corpo dell’uomo sarebbero compatibili con l’investimento e con la versione fornita dalla 44enne bresciana. Si esclude l’arrotamento, non ci sono segni di schiacciamento toracico e pertanto l’auto non sarebbe passata sopra l’uomo. Verosimile invece la versione secondo cui l’uomo avrebbe battuto direttamente la testa sulla parte posteriore della Mercedes.

Intanto il pm ha disposto il sequestro del telefonino e del computer della donna, per verificare la versione fornita circa i rapporti fra i due: si cercano email, messaggi e documenti che possano accertare la natura della loro relazione.

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