Buio totale su quella caduta al Giro Rosa
Claudia: ora voglio tornare in bici da sola

In quanti abbiamo fatto il tifo per lei. Claudia Cretti, la ciclista della Nazionale azzurra, 21enne di Costa Volpino, il 6 luglio dello scorso anno è stata protagonista di una rovinosa caduta durante il Giro Rosa, nella 7^ frazione, Isernia-Baronissi.

Due interventi chirurgici, una continua riabilitazione e la presenza costante di mamma e papà hanno risollevato una situazione che sembrava disperata. «Le sue possibilità di superare i gravi traumi in zona cervicale, e di non perdere la vita, erano ridotte al 5%» ricordano i genitori. E così i coniugi Cretti hanno vissuto giorno per giorno il dramma della figlia. Man mano il tempo passava, le notizie che facevano pervenire erano sempre più confortanti e raccontavano di una Claudia in costante ripresa, con la smania, tipica di chi è giovane, di riprendersi la sua vita.

Ora Claudia si è ormai lasciata alle spalle nove lunghi mesi di sofferenza, ma al tempo stesso è anche pienamente consapevole che questa parentesi poco felice della sua vita non è ancora del tutto chiusa. Certo, il suo recupero per alcuni versi ha dell’incredibile. Basta del resto conversare con la campionessa per rendersene conto. Per Claudia ricordare non è facile, soprattutto se le si chiede di andare con la mente al momento della caduta in gara: non ricorda nulla, o soltanto, qualche dettaglio. «Premetto che ho ripreso la mia vita, diciamo, quasi normale. Frequento gli amici, con loro sono stata in una circostanza anche in discoteca. Tuttavia la bicicletta è stata, ed è rimasta, il mio sogno più grande. Le prime uscite di una quarantina di chilometri ho già avuto modo di farle, accompagnata da mio papà e da Giacomo, i miei angeli custodi, ma secondo me è giunto il momento di allenarmi da sola e lo farò quanto prima».

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