Il film di Christo fa infuriare il lago
L’ira dei sindaci: «Realtà distorta»

L’artista racconta di essersi scontrato, nella realizzazione della passerella, con lungaggini burocratiche, amministratori incompetenti, personale poco qualificato. I primi cittadini replicano: realtà distorta, grande lavoro ed evento perfetto.

La liason fra Christo e il lago d’Iseo è finita. Ed è pure finita male. Non era in dubbio il «se» (sarebbe finita), semmai c’era solo da capire il «quando». Chi aveva visto in anteprima il film «Walking on water», il documentario che racconta il prima-dopo-durante della passerella, ci avrebbe scommesso: non appena l’avessero visto, i sindaci del Sebino sarebbero andati su tutte le furie. E infatti…per prima cosa, la proiezione sul maxi schermo del documentario preannunciata dai Comuni di Sulzano e Monte Isola – i diretti interessati – è sospesa. E c’è pure nell’aria l’ipotesi che, al film, si risponda per le rime. A cosa, per l’esattezza? Alla trama. Giocata su una tesi riconosciuta come «ingenerosa» nei confronti del Sebino: per i cento minuti del film Christo si scontra con lungaggini burocratiche, amministratori incompetenti, personale poco qualificato. I sindaci replicano: realtà distorta, grande lavoro ed evento perfetto.

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