Operazione notturna antibracconaggio
Scoperti tre cacciatori a Sovere

Tre giovani cacciatori sono stati bloccati con tanto di armi mentre si trovavano in una zona protetta in cui la caccia è vietata.

Prosegue l’attività di vigilanza venatoria del servizio di polizia provinciale di Bergamo, finalizzata alla prevenzione degli illeciti in materia di caccia e alla tutela della fauna selvatica. In particolare tra le azioni di antibracconaggio notturno, fenomeno crescente, la scorsa settimana è stato effettuato un intervento di rilievo a carico di tre giovanissimi cacciatori: un diciottenne di Rogno e due bresciani poco più che ventenni, rispettivamente di Artogne e Berzo Inferiore.

Nello specifico, una pattuglia della polizia provinciale in servizio di monitoraggio e controllo notturno ha intercettato due autoveicoli fermi in una radura all’interno dell’Oasi di Protezione e Zona di ripopolamento e cattura denominata «Mano di Sovere»: si tratta di un territorio oggetto di particolare tutela in cui la caccia non è mai consentita e di conseguenza particolarmente ricco di ungulati selvatici quali cervi e caprioli.

A bordo dei veicoli si trovavano due dei tre ragazzi che alla vista degli agenti si sono liberati di un faro alogeno impiegato per l’individuazione degli animali selvatici di notte, manifestando un atteggiamento decisamente sospetto. In particolare non è sfuggito all’occhio degli agenti la presenza di un fodero di carabina sui sedili posteriori di uno dei due fuoristrada. Inattendibili le giustificazioni da parte dei due: dicevano di trovarsi in quel punto solo per vedere i cervi in quanto semplici appassionati. Gli agenti sono così risaliti a un terzo soggetto, il diciottenne di Rogno proprietario di uno dei due veicoli, al momento irreperibile.

La polizia con i carabinieri si sono recati presso l’abitazione del cacciatore bergamasco per effettuare un controllo delle armi e delle munizioni detenute e, con la collaborazione della famiglia di quest’ultimo, si è tentato di rintracciare il giovane che, nel frattempo, resosi evidentemente conto della situazione ormai compromessa, è tornato spontaneamente verso gli automezzi, da un prato in cui si era nascosto: aveva con sé una carabina da caccia di grosso calibro basculante munita di ottica ad alta definizione con le relative munizioni.

Si è proceduto al sequestro di tutti i mezzi impiegati nell’illegale attività di caccia notturna e alla contestazione di reati quali la caccia in Oasi di Protezione, l’uso di armi, di ottiche e di mezzi vietati. Si tratta di violazioni penali di particolare gravità in materia venatoria per cui tutti e tre i giovani, in concorso tra di loro, dovranno rispondere di fronte all’autorità giudiziaria: rischiano pesanti ammende, provvedimenti di revoca della licenza di porto di fucile e la confisca di tutti i beni sequestrati.

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