Una pagina Fb contro i soprusi ai disabili
«Sofia non tace», insieme al suo nonno

Si chiama «Sofia non tace» ed è un gruppo Fb in cui quotidianamente si pubblicano fotografie e storie di situazioni discriminatorie nei confronti dei disabili.

Un gruppo social - «Sofia non tace» - che ha già 800 iscritti: nonno Vincenzo Cassis, di Pisogne nell’Alto Sebino, è l’ispiratore del gruppo Facebook che dà «la caccia» agli ostacoli e alle barriere che i disabili devono affrontare ogni giorno. Comprese le auto posteggiate - senza titolo - sui parcheggi riservati. «Pizzicata» anche una Ferrari.

E poi: pilastri in mezzo al parcheggio, bagni per disabili in cima a una scala, marciapiedi ostruiti dal «muso» delle vetture. C’è di tutto nelle fotografie pubblicate dal gruppo Facebook «Sofia non tace», iniziativa per dare voce a tutte le persone che vivono in carrozzina o hanno altri problemi fisici.

In particolare agli enti pubblici, chiedono il riconoscimento e il rispetto dei loro diritti e la campagna social sta dando i primi risultati. Abbinata all’impegno dell’associazione Informa Handicap di Rogno, il tema non è più soltanto interesse di pochi (parenti dei malati, qualche progettista particolarmente sensibile), ma sta appassionando l’opinione pubblica. «Al nostro gruppo – spiega Vincenzo Cassis, ispiratore di “Sofia non tace” – sono iscritte oggi più di 800 persone. Quotidianamente pubblichiamo fotografie di situazioni discriminatorie nei confronti dei disabili e, in particolare, tutti i giorni troviamo qualcuno che occupa i parcheggi riservati senza averne titolo. In più, scriviamo lettere in continuazione per segnalare situazioni negative. .

Su un tema così delicato non dovrebbe esserci bisogno dell’impegno «dal basso» della cittadinanza, considerato anche che la prima legge in Italia per l’abbattimento delle barriere architettoniche risale al 1989, quasi trent’anni fa, ma Vincenzo Cassis, che vive a Pisogne, ha una motivazione particolarmente forte: Sofia, a cui il gruppo Facebook è dedicato, è sua nipote e in famiglia ci sono altri casi di disabilità.

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