Franco Fiorini, scomparso 15 mesi fa
Chiesta l’archiviazione, l’appello del figlio

Caso Fiorini, il pm: nessun elemento per l’ipotesi del delitto. Il figlio: non so che darei per rivedere mio papà.

Non ci sono elementi che facciano supporre il coinvolgimento di terze persone nella scomparsa di Franco Fiorini, il muratore 45enne sparito da Sarnico il 13 febbraio del 2016. Con questo sostanziale motivo il pm Emanuele Marchisio ha chiesto al gip l’archiviazione del caso. Dunque, la Procura esclude l’ipotesi di omicidio, per la quale era stato aperto il fascicolo di indagine. Con questa mossa gli inquirenti legittimano così le ricostruzioni alternative. Tre in particolare: quella dell’allontanamento volontario, quella della tragedia accidentale e quella del suicidio. Fosse vera una delle due ultime ipotesi, risulterebbe però un mistero il fatto che il corpo del muratore non sia mai stato trovato in tutto questo tempo (15 mesi) e nonostante le ricerche in grande stile messe in atto subito dopo la sparizione di Fiorini.

Il figlio Federico Fiorini, studente dell’istituto superiore Serafino Riva di Sarnico e residente con la madre ad Adrara San Martino martedì confessava di non sapere nulla della richiesta del pm. «Sentiremo il nostro avvocato al fine di decidere il da farsi - dice -. È dalla mattina del 13 febbraio dello scorso anno che non abbiamo più notizie di mio padre. Ero stato l’ultimo a vederlo nella sua abitazione di via Faletto, sulla collina di Sarnico, poco dopo le 8, prima di andare a scuola. Da allora non ci sono stati sviluppi, non abbiamo avuto novità dagli inquirenti e le speranze di riaverlo si sono assottigliate giorno dopo giorno. Non so cosa darei per rivederlo e sapere cosa gli è capitato, ma ormai la rassegnazione ha preso il sopravvento. A volte mi sono pure presentato alla caserma dei carabinieri di Sarnico per sapere se vi fossero novità, senza fortuna. Sono spaesato e soprattutto senza mio papà, al quale ero molto legato».

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