«Foppolo, 17 vadano a processo»
La procura contesta 45 reati

Contestati 45 reati, tra cui l’associazione finalizzata alla bancarotta, truffa, concussione. L’ex sindaco Berera risponde di 23.

Ora deciderà il gip se e quando. Se accogliere la richiesta di rinvio a giudizio del pm Gianluigi Dettori, formulata in 22 pagine; e quando fissare l’eventuale processo. Presumibilmente non prima della primavera, verosimilmente non oltre l’estate. Ma intanto il primo grande dado della maxi-inchiesta sul cosiddetto «sistema Foppolo» è stato lanciato. La Procura ha chiesto di rinviare a giudizio 17 indagati che rispondono di 45 capi d’imputazione in quello che è storicamente il primo, il principale, ma non l’unico (e non l’ultimo) filone d’inchiesta sulle vicende di Foppolo, nato da un incendio e paradossalmente divampato senza che la miccia dell’innesco venisse individuata, almeno fino ad oggi. Chi, come, perché abbia dato fuoco alle seggiovie Quarta Baita e Montebello nella notte dell’8 luglio 2016 sembra destinato a restare un mistero, ma il fuoco dell’inchiesta che ha scoperchiato l’Alta Valle Brembana squassandone il sistema di potere, i legami decennali, le zone d’ombra di amicizie, convivenze, connivenze, sono in questo filone d’inchiesta coordinato dal pm Dettori con il lavoro sul campo di carabinieri e Guardia di finanza, secondo l’accusa uno spaccato esemplare di quello che fu il mal governo del territorio.

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