Schiaffi e umiliazioni a due disabili
Piazza Brembana, in cella la badante

L’indagine lampo dei carabinieri con microspie e telecamere nell’appartamento protetto. La denuncia dalla famiglia che aveva donato l’alloggio.

È finita in carcere alla vigilia della Giornata mondiale della disabilità in programma domenica 3 dicembre. Una 55enne di Val Brembilla, è accusata di aver maltrattato due persone con sindrome Down che assisteva all’interno dell’appartamento protetto «Peter Pan» di Piazza Brembana, aperto a marzo dopo che la famiglia di uno dei due disabili maltrattati aveva donato la propria abitazione. Vengono contestatati alla 55enne in particolare insulti, schiaffi, botte, umiliazioni nei confronti dei due ospiti: un uomo di 50 anni e una donna di 48, entrambi con sindrome di Down. La donna, assunta tramite la cooperativa «Il Fiore» (nonostante ripetuti tentativi, non è stato possibile parlare con il presidente), dei due era una sorta di badante, come viene definita nell’ordinanza firmata dal gip Ilaria Sanesi, su richiesta del pm Carmen Santoro.

Le presunte vessazioni sarebbero avvenute almeno dalla fine di ottobre, quando il fratello della 48enne aveva raccolto alcune confidenze dalla sorella. Il 7 novembre l’uomo aveva presentato denuncia. Da quel momento si sono messi in moto i carabinieri del nucleo operativo di Zogno. I militari hanno piazzato cinque microspie, ciascuna per ogni locale dell’appartamento (soggiorno, bagno, camere da letto) e una telecamera nascosta in cucina che - si legge nel provvedimento del giudice - «hanno consentito di acquisire inconfutabili riscontri». I carabinieri monitoravano la situazione 24 ore al giorno, pronti a intervenire nel momento in cui l’incolumità dei due ospiti fosse stata messa in pericolo.

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